Più di un anno fa, sul set del western Rust si è consumata una tragedia: il cast e la troupe stavano provando una sequenza, quando, una pistola di scena tenuta dall’attore e produttore del film, Alec Baldwin ha sparato accidentalmente, uccidendo il direttore della fotografia Halyna Hutchins e ferendo il regista Joel Souza.
La star ha ripetutamente negato nel corso delle settimane e mesi successivi all’evento di non aver premuto il grilletto. La produzione di Rust è stata sospesa mentre le autorità del Nuovo Messico hanno indagato fino ad oggi sull’incidente, anche se la produzione dovrebbe riprendere alla fine del mese corrente.
È stata rivelata l’accusa finale nei confronti di Alec Baldwin
L’indagine è stata completata e, secondo il Wall Street Journal, i pubblici ministeri avrebbero intenzione di accusare Alec Baldwin di omicidio colposo per il ruolo avuto nell’incidente sul set di Rust. Anche Hannah Gutierrez Reed, l’addetta alle armi del film, dovrebbe essere accusata di omicidio colposo. David Halls, primo assistente alla regia del film e coordinatore della sicurezza sul set, si è dichiarato colpevole di uso negligente di un’arma letale.
L’avvocato di Baldwin, Luke Nikas, ha risposto che intende opporsi alle accuse, mentre la famiglia Hutchins sostiene la decisione delle accuse.
Questa la dichiarazione dell’avvocato di Alec Baldwin, Luke Nikas:
“Questa decisione distorce la tragica morte di Halyna Hutchins e rappresenta un terribile errore giudiziario. Il signor Baldwin non aveva motivo di credere che ci fosse un proiettile vero nella pistola – o in qualsiasi altro luogo del set cinematografico. Si è affidato ai professionisti con cui ha lavorato, che gli hanno assicurato che la pistola non conteneva proiettili veri. Combatteremo queste accuse e vinceremo”.
Ne segue la dichiarazione della famiglia Hutchins:
“Vogliamo ringraziare lo sceriffo di Santa Fe e il procuratore distrettuale per aver concluso le loro indagini approfondite e aver stabilito che le accuse di omicidio colposo sono giustificate per l’uccisione di Halyna Hutchins con consapevole disprezzo per la vita umana. Anche la nostra indagine indipendente sostiene che le accuse sono giustificate. È un conforto per la famiglia che, nel Nuovo Messico, nessuno è al di sopra della legge. Sosteniamo le accuse, collaboreremo pienamente con questo procedimento e speriamo ardentemente che il sistema giudiziario lavori per proteggere il pubblico e ritenere responsabili coloro che infrangono la legge”.
Dopo oltre un anno di speculazioni e resoconti contrastanti, l’indagine ufficiale riguardo la sparatoria sul set di Rust ha finalmente rivelato cosa è successo quel fatidico giorno. Secondo le dichiarazioni giurate dell’Ufficio dello Sceriffo della Contea di Santa Fe, sia Gutierrez Reed che Halls avrebbero maneggiato l’arma prima che l’assistente alla regia la passasse a Baldwin per le prove, urlando “pistola fredda” per indicare che non era caricata con proiettili veri.
Mentre si esercitava a estrarre l’arma, l’attore avrebbe sparato un colpo vivo dal revolver, che ha ucciso Hutchins e ferito Souza. Tuttavia, gli investigatori non hanno ancora rivelato come le munizioni vive siano arrivate sul set.
Alec Baldwin continua a sostenere di non aver premuto il grilletto della pistola, ma di aver tirato indietro il cane e di averlo lasciato andare, cosa che, a suo dire, ha provocato l’esplosione dell’arma. L’omicidio colposo, di cui la star di Hollywood è stato accusato, è considerato un reato di quarto grado e comporta una pena massima di 18 mesi di carcere nel Nuovo Messico. Dopo essere state annunciate il 19 gennaio, le accuse saranno ufficialmente presentate entro la fine del mese.