È arrivato un altro decisivo aggiornamento sulla causa che sta affrontando l’attore Alec Baldwin.
Nel 2021 sul set del film western Rust si è consumata una terribile tragedia, mentre il cast e la troupe stavano provando una sequenza che prevedeva una pistola. L’arma di scena tenuta dall’attore e produttore del film, Alec Baldwin, ha sparato accidentalmente, finendo per uccidere la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e ferendo il regista Joel Souza. L’accaduto ha comprensibilmente fatto il giro del mondo ed è stato riportato da centinaia di tabloid. La star ha ripetutamente negato nel corso delle settimane e mesi successivi all’evento di aver premuto il grilletto e ha assicurato che non era a conoscenza del fatto che la pistola fosse carica. Dopo l’incidente, la produzione del film Rust è stata sospesa e si è cominciato ad indagare per comprendere se dovessero essere attribuite delle responsabilità ad Alec Baldwin o se si fosse trattato di un incidente. Nel gennaio del 2023 le autorità del Nuovo Messico avevano incriminato la star hollywoodiana per omicidio colposo.
Successivamente la procura del New Mexico aveva ritirato le accuse. Nelle scorse ore però c’è stata un’importante svolta: il gran giurì ha incriminato nuovamente Alec Baldwin.
Ad aprile dello scorso anno la procura aveva detto che erano emersi nuovi fatti, che andavano analizzati per avere un quadro più chiaro dell’accaduto. In estate i due procuratori, Kari Morrissey e Jason Lewis, avevano effettuato dei test forensi sull’arma ed erano giunti alla conclusione che la pistola avrebbe potuto sparare, solo se fosse stato premuto il grilletto. A ottobre del 2023 è stato convocato un gran giurì, una giuria popolare che si sarebbe dovuta esprimere in merito al rinvio a giudizio dell’attore. Dopo aver analizzato i fatti e le prove, il gran giurì si è espresso nelle ultime ore e ha incriminato nuovamente Alec Baldwin per omicidio colposo. Nel decisivo rapporto, stilato dai procuratori e riportato da Variety, si legge infatti:
“Questo incidente mortale è stato la conseguenza della retrazione manuale del cane nella sua posizione completamente all’indietro e armata, seguita, ad un certo punto, dalla trazione o dalla pressione all’indietro del grilletto. Sebbene Alec Baldwin neghi ripetutamente di aver premuto il grilletto, dati i test, i risultati e le osservazioni qui riportati, il grilletto doveva essere premuto o premuto sufficientemente per rilasciare il cane completamente armato o retratto del revolver delle prove.“
Nel caso in cui fosse condannato, l’attore potrebbe rischiare fino a 18 mesi di carcere. Alec Baldwin continua a sostenere di non aver premuto il grilletto della pistola, ma di aver tirato indietro il cane e di averlo lasciato andare, cosa che, a suo dire, ha provocato l’esplosione dell’arma. Gli avvocati dell’attore hanno nuovamente sostenuto la sua innocenza e hanno commentato così la sua ennesima incriminazione: “Aspettiamo con impazienza il nostro giorno in tribunale“.