Amanda Seyfried è un’attrice che ha recitato in film iconici come Mamma Mia! e Mean Girls. Finalmente negli ultimi anni la critica si sta accorgendo del grande talento di questa star hollywoodiana e infatti sta ricevendo tanti importanti riconoscimenti. Nel 2021 ha ottenuto la sua prima nomination agli Oscar grazie alla sua strabiliante interpretazione di Marion Davies nel film biografico distribuito da Netflix, Mank. Nel 2022 ha stupito tutti recitando da protagonista in The Dropout, una delle migliori serie true crime degli ultimi anni. La serie racconta la storia vera della caduta della società di biotecnologie, la Theranos, e della sua fondatrice, Elizabeth Holmes. La parabola discendente di questa truffatrice condannata per frode e associazione a delinquere mostra la vera morte del sogno americano. Amanda Seyfried ha convinto tutti con la sua performance e infatti ha ottenuto una nomination agli Emmy Awards 2022 come Miglior attrice in una miniserie. Oggi l’attrice si è creata un nome e può scegliere i progetti ai quali dedicarsi, ma all’inizio è stata costretta ad accettare molti compromessi per poter mantenere il suo lavoro.
Amanda Seyfried ha parlato della brutta esperienza che ha avuto quando girava le scene intime nelle sue prime esperienze sul set.
L’attore Sean Bean di recente ha sminuito l’importanza dei coordinatori dell’intimità, che sono stati introdotti negli ultimi anni sul set di molte serie tv. La star di Game of Thrones ha detto che secondo lui un coordinatore potrebbe inibirlo di più perché “renderebbe meno naturale la maniera in cui si comportano gli amanti“. Molti attori hanno al contrario difeso il lavoro di questi professionisti e hanno assicurato che permettono a coloro che lavorano sul set di sentirsi più a loro agio. Anche Amanda Seyfried ha voluto dire la sua e ha ricordato che durante le sue prime esperienze lavorative si è spesso sentita in imbarazzo, mentre girava le scene di sesso, proprio perché mancavano queste figure. In un’intervista rilasciata al magazine Porter ha detto:
“Avevo 19 anni e andavo in giro senza le mie mutande e ora penso: ‘Mi stai prendendo in giro? Come ho lasciato che accadesse?’ Oh, lo so io perché: a 19 anni non volevo scontentare nessuno e volevo tenermi il mio lavoro. Ecco perché. E vorrei essere cresciuta ora, in un’era nella quale i coordinatori dell’intimità sono un requisito fondamentale sul set e gli attori sono in una posizione migliore per poter parlare”.
Amanda Seyfried ha rivelato quindi che la situazione nei primi anni 2000 sul set era davvero disastrosa, ma per fortuna è riuscita a uscirne “più o meno illesa”. Da allora però le cose sono notevolmente migliorate e questo non è accaduto solo grazie alla maggiore attenzione che viene data al benessere degli attori sul set, ma soprattutto grazie all’introduzione dei coordinatori dell’intimità. Inoltre Amanda Seyfried è riuscita a ottenere maggiore rispetto dell’ambiente hollywoodiano e oggi si sente maggiormente protetta. Ecco cosa ha detto:
“C’è un livello di rispetto intorno a me che non ho mai sentito prima. Non ha nulla a che fare con nessun livello della fama o del riconoscimento o del plauso della critica. Qualunque cosa sia, non l’ho ricevuto grazie a Mank, né grazie a The Dropout, non l’ho avuto grazie al fatto che le persone hanno visto i miei film. Sono rispettata perché ho 36 anni e so chi ca**o sono”.