Recentemente Amber Heard è tornata a parlare del film con Jason Momoa e, in modo particolare, della pressione che si sente lavorando con grandi franchise come appunto il DC Universe. L’attrice ha infatti confrontato l’esperienza avuta sul set di Aquaman 2 – le riprese sembra siano ancora in corso – con quella avuta con il film In the Fire, in cui recita accanto a Luca Calvani.
Amber Heard ha paragonato l’esperienza avuta sul set di Aquaman 2 con quella vissuta grazie a In the Fire
Durante un’intervista con Deadline, Amber Heard ha affermato a tal proposito: “Si tratta di progetti molto diversi che rappresentano due estremi molto diversi dello spettro nel mio settore. C’è una grande pressione su questi grandi film in franchising, con milioni e milioni di dollari in gioco, e i compromessi fanno parte del tentativo di rendere il film il più riuscito possibile. Dall’altra parte dello spettro c’è un piccolo film indipendente come In The Fire, un’opera d’arte e d’amore, che non ha nemmeno lontanamente le stesse risorse, e quindi ci sono dei compromessi. La miglior fortuna che si possa avere come attore è quella di riuscire a bilanciare entrambe le cose. Aquaman, il franchise e la macchina che c’è dietro, sono molto onorata, onorata di farne parte. E poi ci sono questi piccoli progetti di passione come In The Fire, dove sono orgogliosa di aver conosciuto il regista e il cast, e ci siamo sporcati insieme, per dare vita a questa storia. C’è qualcosa di bello in questo, e credo che il successo sia un attore in grado di avere entrambe le cose”. Sappiamo bene che il ritorno di Amber Heard in Aquaman 2 scatenerà molto probabilmente delle polemiche, ma non possiamo che attendere per scoprire come il pubblico reagirà al suo ritorno dopo la causa che l’ha vista affrontare Johnny Depp. Proprio a proposito della partecipazione della sua ex moglie al film in questione, Depp aveva affermato: “Mi ha chiesto se potevo parlare con loro [i produttori]. Avevo un contratto per più film con la Warner Bros., quindi eravamo in affari insieme, quindi conoscevo queste persone. Ho fatto una telefonata e ho parlato con tre dirigenti Warner di alto livello: Kevin Tsujihara, Sue Kroll, Greg Silverman. Posso solo dire che alla fine ha ottenuto la parte nel film. Ho frenato le loro preoccupazioni in una certo senso”