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American Horror Story: 1984 rende omaggio a Mindhunter

American Horror Story
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American Horror Story: 1984 ha appena reso omaggio a uno dei drammi polizieschi più famosi di Netflix: Mindhunter. Chi sta seguendo la serie di Ryan Murphy sa già di cosa parliamo: l’infermiera Rita ha iniziato a porre delle domanda sulla salute mentale del signor Jingles. Tanto che poi in realtà si rivelò essere una psicologa di nome Donna Chambers.

Donna deve aver preso una pagina dal playbook di Holden Ford (Jonathan Groff) perché la sequenza con cui è avvenuta la scena rispecchiava le tattiche del personaggio in Mindhunter. Holden e il suo partner, Bill Tench (Holt McCallany), sono degli agenti dell’FBI. La coppia viaggia continuamente intervistando i vari serial killer in modo da poter scoprire i motivi e i comportamenti che li hanno indotti a diventare dei pluriomicidi.

mindhunter

In American Horror Story, precisamente nell’ultimo episodio chiamato “Slashdance”, Donna ha potuto visitare il paziente sperimentando dei metodi. La scena del tentativo di Donna di parlare con Benjamin sembrava uscita da Mindhunter, fino al registratore sul tavolo. Donna però non la pensava come Holden e Bill.

La psicologa credeva che le persone non fossero nate malvagie ma che dovevano essere attivate da qualcosa. Voleva sapere come il signor Jingles fu svegliato all’interno di Benjamin. L’uomo iniziò a parlare in modo scioccante e rivelò che non si ricordava nemmeno di aver ucciso i bambini nel 1970. Donna ha pensato che se avesse potuto studiare Benjamin, avrebbe potuto scoprire perché si fosse trasformato in un assassino e avrebbe imparato a fermare casi simili in futuro.

Come sempre, in tutte le serie tv di Ryan Murphy, certi riferimenti non possono essere casuali. In ogni suo progetto, il creatore di Glee riesce sempre a enfatizzare i nuovi fenomeni mediatici. Mentre di Mindhunter aspettiamo con ansia la terza stagione, American Horror Story continua con i suoi episodi. Il mistero si infittisce sempre di più!

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