L’articolo contiene degli spoiler su American Horror Story: Apocalypse, non procedete nella lettura se non l’avete ancora guardata.
American Horror Story, la serie tv antologica che unisce l’horror al camp, è uno dei prodotti più riusciti nati dalla mente di Ryan Murphy. In queste settimane sta andando in onda la nuova stagione che vede nel cast l’attrice Emma Roberts e la modella e influencer Kim Kardashian. In passato però sono tante le star che hanno fatto parte del cast delle stagioni di questa amatissima serie tv di Disney+: le più memorabili sono state Lady Gaga, Darren Criss, Naomi Campbell, Neil Patrick Harris, Matt Bomber. C’è stata però un’attrice che ha partecipato all’ottava stagione e che ha vissuto un’esperienza traumatica a causa di Evan Peters.
Stiamo parlando di Joan Collins, indimenticabile star di Dynasty che, in American Horror Story: Apocalypse ha interpretato la ricchissima Evie Gallant.
Come riporta Insider, l’attrice ha raccontato nel suo nuovo libro Behind the Shoulder Pads: Tales I Tell My Friends un’esperienza particolarmente traumatica che ha vissuto sul set. Joan Collins ha confessato di essersi spaventata mentre girava la sequenza della morte del suo personaggio a causa dell’interpretazione fin troppo realistica di Evan Peters. In principio non era affatto spaventata dall’idea di partecipare a quella scena molto cruda, dal momento in cui aveva già girato diversi film horror e credeva di essere preparata. Ha raccontato:
“Evan Peters, che ha interpretato il terrificante ruolo di Jeffrey Dahmer qualche anno dopo, ha avuto il discutibile onore di uccidere Evie Gallant – cioè me – nel modo più orribile. Non vedevo l’ora, così sono andata sul set un paio di giorni prima di girare la scena per capire come sarebbe stata filmata.“
Quando ha cominciato a girare la scena però è rimasta atterrita dall’espressione che aveva Evan Peters, mentre brandiva il machete. Secondo lei, il suo collega si era immedesimato totalmente nei panni del suo personaggio e per questo motivo lo ha definito “un vero apostolo del Metodo Stanislavski”. Il Metodo Stanislavskij è infatti uno stile di insegnamento della recitazione che si basa sull’approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinità tra il mondo interiore del personaggio e quello dell’attore. L’attrice ha poi spiegato:
“Si è lanciato verso di me con un’espressione terrificante sul viso, brandendo la sua arma. Poi ha fatto oscillare il machete e ha colpito con forza il corpo finto che avevo sopra di me. Una grande massa di interiora, intestini e sangue finto è fuoriuscita come un’eruzione vulcanica, spruzzando il mio viso. Quando Evan mi ha colpita la seconda volta sono rabbrividita, un vero senso di terrore mi attraversava. Sono rimasta immobile come una pietra, con l’odore del sangue di maiale, del fegato e degli intestini che mi entrava nel naso e nelle orecchie, mentre la telecamera si avvicinava per un primo piano del mio viso ‘morto’. Ricordo di aver detto a mio marito Percy Gibson, che era sul set con me: ‘Non mangerò mai più fegato o salsicce!'”