American Horror Story: Cult mette in scena la società americana odierna, scossa dalle recenti elezioni politiche e da un clima di preoccupazione e paura.
Grande protagonista di questa stagione è Kai Anderson, leader della setta di clown, capace di cogliere le debolezze delle persone accanto a lui e sfruttarle.
Evan Peters, da sette stagioni nel cast di American Horror Story, dimostra ancora una volta il suo talento di attore interpretando Kai.
Nel corso di un’intervista con Entertainment Weekly, l’attore ha raccontato il suo personaggio. Ha rivelato di aver letto libri e guardato documentari sui leader delle sette; in loro ha trovato gli elementi su cui basare Kai:
“I leader delle sette, come Charles Manson o David Koresh, si nutrono delle debolezze degli altri. Sono solitamente persone istruite ed educate. Isolano gli altri, cercano di nascondere le informazioni, mostrano come il leader abbia sempre ragione. Trovano le debolezze delle persone e le sfruttano, riescono a metterti in imbarazzo e umiliarti.
Ma allo stesso tempo sanno essere molto gentili, capaci di motivarti e di farti credere nella loro causa. Arrivano a privarti del sonno, cosicché tu non possa pensare lucidamente. A questo punto, sembra che diventino quasi degli dei; le persone – stanche e affamate – credono a tutto quello che dicono. Perciò diventano infallibili.”
Ed è così che vediamo Kai nella Serie Tv: capace di mostrarsi comprensivo nei confronti dei suoi ‘seguaci’, ma anche incline a scatti d’ira.
Nell’episodio 7×05 intitolato Holes (in italiano, La setta) abbiamo potuto indagare un po’ più sul passato di Kai, scoprendo la verità sui suoi genitori e la parentela con il dottor Vincent (Cheyenne Jackson).
Ad ascoltare il racconto di Kai è stata Beverly Hope (Adine Porter). Evan Peters afferma che il loro rapporto continuerà ad essere approfondito:
“Beverly diventerà sempre più affamata di potere. Kai desidera mantenere un’equità nella divisione del potere all’interno della setta, ma per Beverly non sarà così. E’ interessante vedere come si sviluppa la relazione tra i due, non ne rimarrete delusi”.
Dal canto suo, infatti, Kai desidera continuare la sua ascesa:
“Ora è un narcisista, poi diventerà un megalomane e poi continuerà a volere sempre più. E’ tragico e spaventoso, ma allo stesso tempo divertente, vedere come il suo potere diventa sempre più grande. E vedere anche quanto Kai manchi di sanità mentale ed empatia. Sarà davvero terrificante”.
Nel corso dell’intervista l’attore ha rivelato che la tinta blu di Kai è stata una sua idea e che indossare i costumi dei clown è difficile ma divertente, perché la visibilità ridotta li porta a urtare spesso gli oggetti di scena.
Peters ha anche rivelato che, tra tutti i personaggi da lui interpretati in American Horror Story, Kai è il suo preferito. “Il tempo speso a interpretare e a lavorare su Kai è stato maggiore rispetto agli altri personaggi, ho potuto esplorarlo meglio. E’ stato il ruolo più difficile e stancante, ma anche quello da cui ho imparato di più. E’ un personaggio molto attuale, data la situazione odierna degli Stati Uniti.”
Nel corso dei prossimi episodi vedremo Evan Peters nei panni di Andy Warhol, David Koresh, Charles Manson, Jim Jones e Marshall Applewhite.