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L’Amica Geniale – Pio Stellaccio racconta: «Al sud chi è buono è percepito come fesso»

L'amica geniale - Pio Stellaccio
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L’Amica Geniale è giunta a conclusione con la quarta stagione, che adatta il quarto romanzo di Elena Ferrante ovvero Storia della bambina perduta, con gli ultimi due episodi andati in onda lunedì 9 dicembre 2024 su RAI1. Qui trovate le nostre recensioni della quarta stagione.

Tra i tanti personaggi che hanno popolato la serie e quindi le vite delle protagoniste Lenù (Alba Rohrwacher) e Lila (Irene Maiorino) c’è Enzo Scanno. Animato da una bontà franca e sincera, Enzo rappresenta il modello maschile positivo in contrapposizione ai tanti personaggi maschili violenti e manipolatori. Nella quarta stagione lo vediamo accompagnare Lila nel percorso di vita, fino alla nascita della loro figlia Tina, la cui scomparsa porta all’annientamento della relazione tra i due.

A interpretare Enzo nella quarta stagione è Pio Stellaccio, che in un’intervista con Fanpage ha raccontato il suo personaggio nell’ultima stagione e il confronto con Nino Sarratore (Fabrizio Gifuni).

Pio Stellaccio parla di Enzo nella quarta stagione de L’Amica Geniale: il confronto con Nino e il rapporto con Lila

Nell’intervista Pio Stellaccio parla di una delle caratteristiche di Enzo, la bontà:

“Al sud chi è buono è percepito come fesso. Da ragazzino mi dicevano spesso di essere troppo buono e io questa cosa ho sempre provato a contrastarla. L’idea di crescere consapevole di essere più fragile rispetto a qualcun altro mi ha fatto acquisire una certa solidità e mi ha fatto capire meglio Enzo, che non è fesso, ma è un buono. Ha dei valori, cose in cui crede, che ama e vuole proteggere. Ha anche una sua forza per questo, sa essere feroce quando serve.

Stellaccio parla anche del rapporto tra Enzo e Lila, sottolineando la lealtà che lui ha verso di lei:

“Tant’è che ho pensato spesso ad Enzo come un cane, di quelli che si possono accarezzare tranquillamente, ma guai a fare qualcosa di male al padrone. Lì diventano rabbiosi. È questa l’idea di sudditanza a Lila, non poter eguagliare il suo talento, ma fare di tutto per proteggerla quando la vede in pericolo.”

Il loro rapporto, tuttavia, si sfascia in seguito alla scomparsa di Tina:

“Con la scomparsa della bambina si crea una frattura insanabile. All’inizio il dolore li tiene insieme, ma se poi non arriva qualcosa che lo pacifica, il dolore cresce a dismisura. Enzo e Lila sono troppo diversi, lui sa che lei ha un carattere particolare, che la sua fragilità le impedirà di fare una bella vecchiaia. Prima si fondevano tra loro nella debolezza, dopo non è più così.”

La contrapposizione tra Enzo e Nino

Fanpage sottolinea che ne L’Amica Geniale Enzo Scanno è in antitesi con Nino Sarratore. Stellaccio afferma che ha lavorato al suo personaggio consapevole di questa contrapposizione, aggiungendo:

Mi sono ritrovato ad avere a che fare con un personaggio empatico e dall’altra parte ce n’è uno che fa della superficialità, forse, il suo vizio peggiore. Enzo è un uomo che è in diretta comunicazione emotiva con Lila.”

Fanpage chiede: “Sarratore sembra un colto arrogante, mentre Enzo Scanno un incolto dotato di un’intelligenza emotiva. L’elemento dell’istruzione ha un peso nel differenziarli?”. La risposta di Stellaccio è:

“Io credo che non ci siano differenze caratteriali che dipendono dal sapere. Certamente l’istruzione è un’arma, che si può indirizzare dove si vuole. C’è chi l’istruzione può usarla per controllare le masse o per capire meglio il mondo. Di certo l’impressione è che Nino Sarratore non usi in modo positivo la sua conoscenza.

Noi vi lasciamo con un’analisi di qual è il punto forte de L’amica geniale.