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Addio al maestro Andrea Camilleri: è morto il papà del Commissario Montalbano

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Autore televisivo e teatrale, sceneggiatore, saggista, scrittore e regista.
Andrea Camilleri si è spento all’età di 93 anni, a Roma.
L’artista siciliano è stato uno dei più grandi esponenti della cultura autoctona, e non, del 900.

Da più di un mese, l’autore della saga di gialli del Commissario Montalbano era ricoverato all’ospedale Santo Spirito a causa di un infarto, in condizioni critiche.
La drammatica notizia è giunta in mattinata, ed è stata resa pubblica da un comunicato della ASL Roma 1, che ha annunciato:

Con profondo orgoglio, alle ore 8:20 del 17 Luglio 2019, presso l’Ospedale Santo Spirito, è deceduto lo scrittore Andrea Camilleri. Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali. Per volontà del Maestro e della famiglia, le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio.

Andrea Camilleri Il commissario Montalbano

Alla Nuvola di Fuksas a Roma nel 2017, in un incontro a “Più libri più liberi”, Andrea Camilleri aveva parlato apertamente della malattia che lo aveva colpito ma che, tuttavia, non gli aveva impedito di continuare a scrivere:

Sono cieco, ma perdendo la vista tutti gli altri sensi si riacutizzano, vanno in soccorso. La memoria è diventata più forte, ricordo più cose di prima con molta lucidità e scrivo sempre.

I messaggi di cordoglio arrivano già da qualche ora su tutti i social e da parte delle figure di spicco più disparate: dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, passando per Fabio Fazio (che numerose volte ha ospitato e intervistato in televisione “l’instancabile narratore della Sicilia”, come lo definisce Salvini), Fiorello, fino alla polizia di Stato.
Non è mancata la partecipazione emotiva dal mondo del calcio, in particolare dal presidente del Napoli Aurelio de Laurentis, che ha dichiarato sul suo profilo:

Il Presidente Aurelio de Laurentis e tutto il Napoli sono vicini alla famiglia del maestro Camilleri. Quanto ci hai fatto piangere e quanto ci hai fatto ridere. Ci mancheranno la tua personalità, la tua cultura, i tuoi romanzi.

Addio, Maestro.

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