A fine anni ’90 girava questa voce. “Gli 883 hanno scartato Angelina Jolie per il loro film Jolly Blu”. Se ne parlò, poi non se ne parlò più. Sembrava insomma una delle tante leggende metropolitane che girano attorno agli attori, tipo queste (e anche alcune di queste sono vere). Poi però la leggenda metropolitana si è rivelata essere non soltanto una leggenda metropolitana. Perchè sì: Angelina Jolie fu veramente scartata dal film degli 883, Jolly Blu. Fu provinata e scartata. E gli venne preferita Alessia Merz, starlette di fine anni’90\inizio anni’2000 che oggi non ha ancora nemmeno 50 anni ma già da oltre 15 non si vede più sui nostri schermi.
Ma com’è andata davvero? Com’è stato possibile che Angelina Jolie sia stata scartata dal film degli 883 e per il ruolo le fu preferita l’ex velina Alessia Merz? C’è da fare qualche ricostruzione, e in aiuto viene lo stesso Max Pezzali che ha confermato la cosa.
“”La storia vera è che lei fece il casting e qualcuno le disse che aveva un viso interessante. Qualcuno tra il regista e il producer disse però che non andava bene. E’ la classica sliding door, quella che paghi più e più volte”
Il resto è storia: Angelina Jolie esplose pochissimo dopo a livello mondiale con Ragazze Interrotte, di Alessia Merz intanto si sono perse da svariati anni. Pare che Angelina Jolie venne scartata poichè ritenuta eccessivamente sexy per il ruolo: Angelina era sfacciata e trasgressiva, mentre Salvati era alla ricerca di una personalità tranquilla che potesse interpretare la classica ragazza in grado di illuderti.
Una storia confermata da tutte le parti in causa, Alessia Merz compresa. Una storia che ha dell’incredibile, ma che è incredibilmente successa davvero. Non una leggenda metropolitana quindi, non una boutade di quelle che girano all’infinito e ti rincorrono negli anni: nel film Jolly Blu – che per inciso, fu un flop colossale al botteghino: ora immaginatevi come si sarebbe potuto rivalutare anche a posteriori con la presenza della Jolie – Angelina Jolie venne sul serio scartata a favore di Alessia Merz. Amen.