Già finita sotto i riflettori dopo la performance da protagonista in Monarch: Legacy of Monsters, serie tv di Apple TV+, Anna Sawai è ora sulla bocca di tutti dopo il ruolo in Shōgun. La splendida attrice e cantante giapponese (qui trovi 7 curiosità sulla sua carriera), infatti, ha ottenuto una vera e propria consacrazione dal ruolo di Lady Mariko. Un ruolo che è riuscito a conciliare l’indiscutibile talento di Anna Sawai all’amore e l’affetto dei fan per un personaggio che ha mostrato raffinatezza e integrità dal primo all’ultimo momento della serie.
Ora che la serie di Disney+ (che puoi recuperare qui in streaming) è finita, a bocce ferme, l’attrice si è concessa alcune dichiarazioni “scomode”. Anna Sawai è stata infatti intervistata a The Hollywood Reporter, e qui avrebbe raccontato una disavventura legata alla sua adesione al gruppo FAKY. Questa le avrebbe infatti impedito di recitare in Suicide Squad.
Perché Anna Sawai ha dovuto rinunciare a un ruolo importante in Suicide Squad?
Anna Sawai racconta gli inizi della sua carriera e, in particolare, premette che nel 2006 firmò un contratto con la Avex, scuola formativa tra le più importanti dell’intrattenimento in Giappone. Fu proprio in questa fase di apprendimento che, grazie anche al ruolo in Ninja Assassin nel 2009, si innamorò della recitazione. Affidandosi ai consigli del suo manager, Anna Sawai si unì al gruppo femminile FAKY (che comprendeva altre quattro ragazze).
Perché questo evento ha compromesso la partecipazione dell’attrice al film?
Soltanto in un secondo momento, Anna Sawai scoprì che da contratto non fosse consentita la recitazione al di fuori dei progetti legati al gruppo. L’attrice, che fiutò subito nel ruolo di Katana in Suicide Squad una ghiotta occasione per la sua carriera, si ritrovò infatti a dover rinunciare. Ecco le parole della Sawai in merito, che naturalmente non prova alcuna forma di rancore verso Karen Fukuhara (che ha poi recitato anche in The Boys), che ottenne il ruolo al suo posto:
“Stavano cercando una ragazza giapponese e ho subito pensato: ‘Questa è la mia occasione!’. Così sono andata dal mio manager, ma lui mi ha detto: ‘Non puoi fare il provino’. In pratica, mi hanno detto che se fossi stata via per più di un mese, le ragazze non avrebbero potuto muoversi. Sembrava che mi stessero davvero limitando. E a causa del mio contratto, non potevo andarmene fino al momento in cui me ne sono andata. [Karen Fukuhara, ndr] ha fatto un lavoro straordinario, la rispetto moltissimo e la amo. Ma mi sarebbe piaciuto anche fare un provino per Suicide Squad“.
Vi lasciamo con la nostra recensione dell’amatissima miniserie Shogun.