Una novità del 2019 fu il debutto della piattaforma streaming di Apple TV+, creata dalla famosa azienda multinazionale statunitense che produce smartphone, computer e dispositivi multimediali la cui sede si trova a Cupertino, in California. La sua presenza ha inciso particolarmente all’inizio, grazie alla forte pubblicità dell’azienda con la vendita dei propri prodotti, ma nel 2020 è stata surclassata dall’ascesa di altre piattaforme streaming come Disney+ e HBO Max, che starebbe valutando fortemente l’idea di produrre una serie televisiva sulla saga di Harry Potter, scritta dall’autrice J.K. Rowling.
Sfortunatamente, nuovi numeri di ricerca da parte dell’azienda MoffetNathan mostrano che Apple TV+ non sta facendo così bene ad ottenere nuovi abbonati a pagamento, poiché la maggior parte di quelli presenti sulla piattaforma sfrutta i periodi di prova gratuiti.
Solo il 38% degli utenti della piattaforma sta effettivamente pagando per gli abbonamenti; l’altro 62% è in prova gratuita, abbonamenti dunque temporanei forniti in bundle con l’acquisto di nuovi dispositivi dell’azienda di Cupertino.
Lo studio ha anche rilevato che il 30% degli attuali “free riders” prevede di continuare il proprio abbonamento una volta che dovrà pagarlo. In confronto, lo stesso studio ha rilevato che solo il 16% degli utenti Disney+ e il 23% degli utenti HBO Max godono delle piattaforme gratuitamente.
Questi numeri sono scoraggianti nella migliore delle ipotesi per la piattaforma streaming. Apple TV+ ha tentato di costruire credibilità come fonte di prestigio di contenuti drammatici e comici di qualità, ma questo chiaramente non sta facendo abbastanza per ritagliarsi un posto nel mercato dello streaming spietato. The Morning Show (noi ve ne abbiamo parlato in questo articolo), che doveva essere il portabandiera della programmazione originale, ha speso nel complesso $15 milioni per episodio e ha ingaggiato un cast stellato (per citare alcuni nomi Jennifer Aniston, Reese Witherspoon, Steve Carell, Gugu Mbatha-Raw, Billy Crudup, Néstor Carbonell e Mark Duplass), solo per ricevere un’accoglienza di critica media al momento del rilascio. Ma non solo: anche la serie televisiva Defending Jacob, con protagonista l’attore Chris Evans (conosciuto soprattutto per la sua interpretazione di Captain America nel Marvel Cinematic Universe), non è riuscito ad attrarre a sufficienza gli spettatori per portarli ad abbonarsi alla piattaforma streaming.
Agli inizi del mondo delle serie televisive un dramma originale ad alto budget era sufficiente per suscitare un certo interesse nello spazio in streaming, ma i giorni di House of Cards e The Man in the High Castle sono ormai passati.
Il panorama dello streaming è sempre più incentrato su contenuti di marca, sviluppo in franchising e vaste librerie di film e show, nessuno dei quali Apple TV+ è riuscito.
Se la piattaforma streaming vuole sopravvivere in questo mondo brutale come qualcosa di più di un bonus di acquisto, potrebbe dover apportare alcune modifiche importanti molto presto.
Il mercato dei servizi di streaming sta diventando affollato quasi quanto il gonfio mondo della televisione via cavo da cui inizialmente è uscito.
La concorrenza su cataloghi arretrati, contenuti originali, esche da Oscar di prestigio, prezzi e altro è aumentata ferocemente negli ultimi due anni, mentre i nuovi arrivati si contendono le avanguardie del settore come Netflix e Hulu. Mentre alcuni sono stati in grado di differenziarsi prendendo di mira dati demografici specifici (come per esempio le famiglie per Disney+) o abbracciando franchise popolari (DC per HBO Max), altri sono stati lasciati con poche caratteristiche distintive e senza un punto d’appoggio consolidato sul mercato.
Che cosa ne pensate, voi, da fruitori di piattaforme streaming?
Vi siete abbonati o avete sfruttato il periodo di prova gratuito di Apple TV+, spulciando il suo catalogo? Pensate che quest’ultima riuscirà ad imporsi nel mondo dello streaming nel lungo periodo?
Fateci sapere la vostra opinione nei commenti!