Vai al contenuto
Home » News

Baby Reindeer: arriva la data ufficiale per l’inizio del processo per diffamazione, e le cifre sono da capogiro

Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Baby Reindeer, arrivata su Netflix l’11 aprile, ha conquistato gli spettatori (qui la nostra recensione). La serie è basata su una storia vera di stalking e abusi che ha coinvolto il protagonista e autore Richard Gadd.

La serie racconta le vicende di Donny (Gadd), aspirante comico, che finisce per respingere le avances di Martha (interpretata da Jessica Gunning), una donna che entra nel bar dove lavora e inizia a tormentarlo, inizialmente con delle e-mail per poi passare a uno stalking più intenso e fisico, facendo riemergere traumi sopiti.

Dall’uscita della serie si è sollevato un polverone, facendo emergere quella che è la “vera” Martha. Fiona Harvey, avvocatessa scozzese, ha svelato la sua identità partecipando a un’intervista nel programma Piers Morgan Uncensored, procedendo poi a denunciare Netflix. Richard Gadd ha espresso il suo sostegno verso Netflix in questa causa con una dichiarazione entrata a far parte degli atti del processo, che inizierà il prossimo anno.

Baby Reindeer: il processo inizierà a maggio 2025

Stando a quanto ci rivela Deadline, il processo avrà inizio il 6 maggio del 2025 e durerà per circa due settimane. La cifra complessiva richiesta da Fiona Harvey, costituitasi parte lesa, ammonta a ben 170 milioni di dollari. Deadline riporta inoltre che le parti in causa, per ordine del giudice, dovranno contestualmente provare a risolvere la controversia attraverso una mediazione, il cui termine ultimo è fissato al 7 marzo.

Netflix, che non ha ancora rilasciato commenti ufficiali sulla situazione, ha subito risposto chiedendo l’archiviazione del caso il 4 settembre, sostenendo che le accuse della donna siano infondate. Gli avvocati della piattaforma streaming affermano che, dato il contesto fittizio della serie e la presenza di dichiarazioni di non responsabilità, non ci sono gli estremi per avanzare qualsiasi reclamo contro Netflix, e sicuramente non per avanzare una causa per diffamazione.

Nella sua dichiarazione a difesa di Netflix, Gadd ha sottolineato che “come tutti i personaggi della serie, Martha è un personaggio immaginario con tratti di personalità immaginari molto diversi da quelli di Harvey.”

Vedremo come evolverà la situazione e come si concluderà questo processo, intanto vi lasciamo con l’intervista di Fiona Harvey che ha dato il via a tutto.