Barbie, il film di Greta Gerwig basato sulla bambola Mattel più famosa del mondo, è diventato in poco meno di un mese un fenomeno mondiale, pari forse solo ai risultati ottenuti con l’uscita sul mercato del giocattolo, negli anni ’50 del secolo scorso. Un film che si è portato dietro tanti apprezzamenti così come tante critiche, tra chi lo apostrofa come “una predica che odia gli uomini” e chi, dopo la visione del film al cinema, ha finito per lasciarsi con la sua dolce metà. Sono diverse, infatti, le coppie che sono arrivate al punto di rottura e che per questo hanno accusato la visione del film del momento. Ciò non toglie che, in ogni caso, Barbie sia un film che ha già fatto, a suo modo, la storia del cinema. Non molto tempo fa è stato annunciato che la pellicola ha superato il miliardo di incassi, primo film diretto da una donna a raggiungere un risultato simile. Sembra dunque evidente che l’interesse intorno all’argomento non sia ancora finito, sotto nessun punto di vista. Anche Mattel, che ha collaborato attivamente alla produzione del film, ha deciso di cavalcare l’onda aprendo, con Barbie, tutta una serie di progetti che vedono i loro giocattoli protagonisti indiscussi. Questo vale non solo per il lancio sul mercato di Barbie Stramba, ma anche per i futuri lavori cinematografici a cui la società sta pensando e lavorando. Primo fra tutti, si vocifera già di un film in live action di Polly Pocket.
Insomma, il film di Greta Gerwig ha rinnovato l’attenzione verso l’amato giocattolo per bambini e ha, a suo modo, fatto la storia. L’interesse però ormai è talmente alto che, su Barbie e Ken, si sono alzate anche le ricerche di nomi per bambini.
Cerchiamo, come sempre, di vederci chiaro. Il film con protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling è uscito poco meno di un mese fa, ma la sua popolarità rimane ancora molto, molto alta. Questo rinnovato interesse verso un giocattolo che è stato pilastro dell’infanzia di molti bambini, e lo è tutt’ora, è equiparabile a quanto successo quando su Netflix uscì The Queen’s Gambit: in poco tempo si vide una crescita vertiginosa delle vendite di scacchiere. Una situazione simile si sta appunto riflettendo sul primo film di casa Mattel, un po’ per la fama che circonda il prodotto in sé e un po’ per quello a cui si sta assistendo anche su altri fronti. Va ricordato che c’è stato anche un incremento del 110% delle vendite di scarpe Birkenstock, collegate all’ormai nota scena della scelta di Barbie sull’andare a cercare la sua proprietaria nel mondo reale. Ad agevolare ulteriormente il successo del film cii ha pensato anche il fenomeno Barbenheimer: nei cinema statunitensi sia il film della Gerwig che Oppenheimer di Christopher Nolan sono stati rilasciati nella stessa giornata, portando al cinema moltissime persone e contribuendo al successo globale dell’avventura della bambola.
Dopo l’uscita del film nelle sale, dunque, si è intensificato l’interesse verso il prodotto e verso tutto ciò che ad esso può essere collegato. E un rinnovato interesse l’hanno avuto anche i nomi per neonati. Sembra infatti che su internet sia stato registrato un aumento drastico delle ricerche dei nomi Barbie e Ken sui siti per nomi per bambini neonati. Lo dimostra il sito BabyNames.com, che per il mese di luglio dichiara una crescita del 300% per le ricerche del nome Barbie, e una crescita del 200% sul nome Ken. Perché, però, parliamo di rinnovato interesse? A quanto pare, secondo la Social Security Administration non è la prima volta che si verifica un fenomeno simile: con l’uscita della famosa bambola del 1959 il nome è diventato talmente popolare che negli anni ’60 tra le 70 e le 100 bambine sono state chiamate con il nome Barbie.