Dopo un’attesa che è sembrata interminabile, e il rischio concreto che il mondo rimanesse senza vernice rosa, lo scorso 20 luglio Barbie di Greta Gerwig è finalmente arrivato nei cinema. Dotato di un budget intorno ai 100 milioni di dollari e affidato ad una regista famosa per aver diretto pellicole acclamate dalla critica come Lady Bird, Piccole Donne e Frances Ha, Barbie si è configurato sin dall’inizio come un progetto ambiziosissimo. Tanto più che il cast, capeggiato dalla meravigliosa Margot Robbie nei panni di Barbie e da Ryan Gosling in quelli del suo fidanzato storico Ken, comprende dei nomi d’eccezione, come le star Sex Education Emma Mackey, Ncuti Gatwa e Connor Swindells, i comici Will Ferrell, Michael Cera e Kate McKinnon, la protagonista di Bridgerton Nicola Coughlan, l’attrice di Ugly Betty e Superstore America Ferrera e l’iconica Helen Mirren come voce narrante. E possiamo ben dire che l’hype ha trovato un riscontro al botteghino, ripagando ampiamente gli investimenti e le aspettative. Il film sulla bambola più famosa e più glamour di tutti i tempi ha ottenuto infatti un enorme successo, incassando ben 344 milioni di dollari in tutto il mondo solamente nel primo weekend.
Non si può negare che la promozione sia stata certamente un grandissimo punto di forza per il film della Gerwig. I poster degli attori nei panni di Barbie e Ken hanno spopolato sui social e sono diventati subito dei meme, mentre la colonna sonora, lanciata dal brano Dance The Night di Dua Lipa, può contare su artisti come Lizzo, Nicki Minaj, Tame Impala e lo stesso Ryan Gosling, che ha rispolverato le sue doti canore dopo La La Land. Eppure, c’è qualcuno che non ha proprio apprezzato alcune scelte di marketing. In particolare, Greta Gerwig ha ricevuto delle critiche per aver realizzato il film in collaborazione con la Mattel, azienda di giocattoli e casa di produzione della bambola Barbie, con l’accusa di essersi svenduta.
In seguito a queste accuse una delle star del film Barbie, l’esilarante Michael Cera, ha deciso di intervenire in difesa di Greta Gerwig.
In un’intervista per GQ, Michael Cera, che nella pellicola interpreta il migliore amico – definito da alcuni amico speciale – di Ken, Allan, ha condiviso il suo pensiero in merito all’accusa che lavorare in collaborazione con la Mattel significhi svendersi. L’attore ha dimostrato di non dare particolare importanza a queste critiche. “Un film è un prodotto. Un film è un’impresa capitalista, o no?”, si è limitato ad affermare l’attore, spiegando che è normale cercare di ricavare un profitto. “ Voglio dire, non li fanno uscire per la nostra salute; cercano di ottenere un profitto da essi. Ciò è un po’ disorientante”.
Insomma, anche se qualcuno potrebbe storcere il naso, è innegabile che in un certo senso il ragionamento dell’attore non fa una piega. E in fin dei conti è il film che deve parlare per sé.