Attenzione! Il seguente articolo contiene spoiler sul finale di Better Call Saul
L’episodio finale di Better Call Saul (qui trovate la nostra recensione) ci ha mostrato Jimmy che, dopo aver confessato i propri crimini, si ritrova a dover scontare ben 86 anni di carcere. Anche se abbiamo avuto modo di vedere una sorta di addio tra il protagonista della serie e Kim, la domanda che tutti i fan si pongono è: che ne sarà di lei?
A rispondere a questo quesito è stata proprio Rhea Seehorn, attrice che presta il volto al personaggio in questione, durante un’intervista al Los Angeles Times. Queste le sue parole a tal proposito:
“Peter [Gould] ha detto che spera che il finale di Better Call Saul faccia continuare le persone a ipotizzare e a pensare al giorno successivo, alle prossime due settimane, ai prossimi sei mesi, al resto delle loro vite. E c’era una ragione per cui Kim non aveva i capelli biondi quando è tornata o una coda di cavallo o neanche i capelli scuri raccolti in una coda di cavallo. Quelle cose erano molto specifiche. Non penso che sia un reset e che ora vada tutto bene e Kim diventerà di nuovo Kim. Personalmente penso che ci sia una sorta di ricostruzione e un tentativo di assaporare qualsiasi tipo di seconda possibilità nella vita. E per Kim, penso che l’ipotesi più veritiera riguardi la pratica della legge e un nuovo tentativo di aiutare davvero le persone. Sono un’inguaribile romantica, senza speranza, quindi non posso fare a meno di pensare che cercherà di capire come ridurre la pena di Jimmy in modo legale. In qualsiasi modo che non implichi una truffa”
L’attrice ha poi continuato: “Non penso che sia la fine della loro relazione, ma penso anche che ci siano molte persone che penseranno che lei non tornerà mai più e questa è la fine della storia. Ma questo mi fa piangere troppo, quindi io non posso pensarlo. Amo — anche se ho avuto il grande piacere di interpretare il personaggio, amo il fatto che quel personaggio fosse in televisione. Adoro il personaggio di Kim Wexler e mi mancherà interpretare le sue scene. E mi mancherà anche lavorare sulle sceneggiature per il modo in cui lei pensa, che era un modo molto particolare di risolvere e reprimere i problemi e un sottotesto costante di cui non faceva sapere nulla ad altre persone, il che è stato divertente. Beatamente impegnativo”