Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sui finali di Better Call Saul e Breaking Bad.
“Mi sono imbattuto in questa pagina, tratta da una prima bozza del penultimo episodio di #BreakingBad. Cinnabon? Non ancora!”. Così ha scritto pochi giorni fa Peter Gould, storico autore di Better Call Saul, in un post pubblicato sui social. Gould ha così rivelato un dettaglio interessantissimo sul destino di Saul Goodman. Un dettaglio marginale, solo apparentemente insignificante.
Il dettaglio, infatti, è il seguente: Saul Goodman, costretto a cambiare identità nel momento in cui si Walter White si ritrova a dover fuggire negli ultimi episodi di Breaking Bad, non avrebbe dovuto lavorare in un Cinnabon di Omaha, bensì in un altro noto franchise. Il franchise è Hot Topic, molto popolare negli Stati Uniti. In un secondo momento, però si decise di cambiare strada, con una motivazione specifica: sempre secondo quanto riportato da Gould, Hot Topic commerciava degli elementi derivati da Breaking Bad, e si temette di dar vita involontariamente a una “campagna pubblicitaria scadente”.
Si virò verso il Cinnabon, allora. Con un cambio che ha avuto un riflesso piuttosto significativo in Better Call Saul. Il lavoro al Cinnabon è stato molto importante nel percorso finale del personaggio, ormai chiamato Gene Takovic. Un lavoro piuttosto noioso per gli standard del personaggio, molto ripetitivo e cupo. Con il lavoro in un Hot Topic, catena destinata a un pubblico più giovane e dinamico, non si sarebbe reso con la stessa efficacia il senso di scoramento e di isolamento che Better Call Saul ha straordinariamente mostrato nei flash forward e negli episodi finali.
Quando si parla di una serie tv come Better Call Saul, ricchissima di dettagli minuziosi, tutto può fare la differenza. Anche un aspetto del genere, marginale solo per gli spettatori più disattenti.