Per Giancarlo Esposito quest’anno è stato davvero proficuo: il ruolo nella serie The Mandalorian (sul set della quale si è distinto non solo per la bravura, ma anche per aver rotto tre spade laser), il ritorno nella seconda stagione di The Boys, e la riconferma continua di Better Call Saul. Nonostante quest’ultima si avvii alla chiusura, per Giancarlo Esposito il 2020 è stato l’anno della riconferma: tutto meritatissimo per un attore incredibilmente bravo e ingiustamente sottovalutato.
Il personaggio che resterà nella storia sarà, naturalmente, Gustavo Fring: l’abbiamo conosciuto e temuto in Breaking Bad, abbiamo imparato di più su di lui in Better Call Saul. Ma ancora non possiamo dire di sapere molto di più sul suo passato: il mistero che avvolge il re dei polli e della metanfetamina è ancora fitto, rischiarato solo da qualche flashback durante Breaking Bad.
Forse proprio per questo motivo ora Giancarlo Esposito vorrebbe che il suo personaggio avesse lo spazio riservato a Jimmy McGill/Saul Goodman in Better Call Saul: l’attore, intervistato da Esquire, ha dichiarato di volere una serie che racconti le origini di Gus.
Ho tutta la trama nella mia testa legata al fatto che provenga da una realtà politica. Penso che Gus provenga da un mondo dominato dall’ordine. E che il suo ordine sia arrivato fin qua. Era un militare. Fuori dall’esercito ha acquisito la capacità di osservare. Non puoi essere un capo se non sei capace di seguire gli altri.
Giancarlo Esposito ha anche detto di avere già un’idea di come potrebbe svilupparsi una possibile trama incentrata su Gustavo Fring:
Nel mio cervello, occupava una posizione di alto rango in un governo militare. Avrebbe potuto rimanere lì e dirigere il paese. Gli è stata offerta questa possibilità. Ma ha scelto un percorso diverso per essere se stesso e per trovare il proprio potere, indipendentemente da ciò che gli era stato offerto. Questo è quello che ha scelto.