Better Call Saul con la seconda parte della sesta e ultima stagione torna su Netflix tra poco. A partire da martedì 12 luglio saranno disponibili le ultime attesissime puntate dello spin-off di Breaking Bad e comprensibilmente i fan non vedono l’ora. La prima parte di Better Call Saul 6 del resto si è chiusa con un inatteso colpo di scena che ha lasciato con il fiato sospeso tanti spettatori. Tuttavia attendiamo gli ultimi episodi non solo per scoprire che ne sarà di Kim, ma anche per rivedere i due protagonisti di Breaking Bad. È stato confermato infatti che Aaron Paul e Bryan Cranston torneranno a interpretare Jesse Pinkman e Walter White in un cameo. E a giudicare da quanto ha detto Bob Odenkirk rivederli sarà davvero fantastico.
Oggi non potremmo mai immaginare la serie senza Kim Wexler eppure all’inizio doveva avere un ruolo marginale.
I fan si sono appassionati alla storia dell’avvocata di sani principi e hanno seguito la storia d’amore con Jimmy, vedendola mentre rinunciava ai suoi ideali e passava al lato oscuro. Ora gli spettatori si sono affezionati tanto al suo personaggio che, temendo che nei prossimi episodi possa accadere qualcosa, hanno iniziato a protestare. Il grande affetto che circonda il personaggio interpretato da Rhea Seehorn dimostra quanto sia diventata importante nella trama di Better Call Saul. E pensare che all’inizio i creatori della serie le avevano affidato un ruolo molto più ridotto e non avevano progettato di renderla uno dei personaggi principali. A rivelarlo è stato il co-creatore e sceneggiatore di Better Call Saul, Peter Gould, che ha ricordato che nel primo episodio in effetti ha un ruolo marginale. Ecco cosa ha detto nel corso di un’intervista rilasciata a The New York Times:
“Non avevamo idea, quando abbiamo iniziato, di quanto sarebbe stato importante il suo personaggio. Se guardi il pilot dello show, probabilmente non ha più di tre battute”.
Man mano che la storia si è sviluppata e si è evoluta è diventato sempre più chiaro quanto fosse importante Kim Wexler nella storia di Jimmy McGill. Per Peter Gould il fatto che i fan si siano tanto affezionati a un personaggio che non è mai comparso nella serie originale dimostra che sono riusciti a creare uno spin-off che fosse indipendente da Breaking Bad. In un’intervista rilasciata a Vulture ha detto:
“Ecco un personaggio che non è mai stato menzionato o a cui non è mai fatto alcun accenno in Breaking Bad, eppure è diventata il fulcro di così tanto amore e preoccupazione. È il più grande complimento del mondo per me perché dimostra che abbiamo realizzato qualcosa che speravamo di fare, ovvero realizzare uno show che potesse reggersi da solo. E Rhea ne è stata una parte enorme. Penso che sia un tributo alla sua genialità il fatto che le persone siano così preoccupate per lei.”