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Bob Odenkirk è stato convinto dai figli ad accettare Better Call Saul: «Mi hanno parlato e gli ho creduto»

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Better Call Saul, la serie che ha definitivamente consacrato uno straordinario Bob Odenkirk, la star in ascesa in Breaking Bad e finalmente titolare di una serie tutta per lui, si avvicina alla conclusione, e ci mancherà davvero tantissimo. La star ha dichiarato che prima di ricevere il ruolo di Saul Goodman non se la passava per niente bene sul fronte economico: ma non deve essere stato comunque semplice accettare, dal momento che il personaggio, inizialmente, non gli stava neanche granché simpatico.

Nel corso di una recente intervista via Zoom con il Washington Post, Bob Odenkirk ha dichiarato che Better Call Saul era stata concepita inizialmente come un film comico della durata di un’ora. L’attore non era particolarmente convinto del progetto, anche perché avrebbe significato doversi trasferire da Los Angeles ad Albuquerque, l’ambientazione di Breaking Bad e del prequel e spin off Better Call Saul.

“Nella mia mente, se hai intenzione di fare un procedurale, anche se lo ambientassi ad Albuquerque, potresti probabilmente girarlo a Los Angeles. L’idea era che ogni settimana Saul avesse un cliente diverso e lui risolvesse i loro casi senza andare in tribunale. È un avvocato che non ha mai messo piede in un’aula di tribunale. E ho pensato, non credo di poter lasciare Los Angele in questo momento”.

A salvare la situazione e, in futuro, anche Better Call Saul sono stati i figli di Bob Odenkirk, che hanno convinto il padre ad accettare il progetto, anche se non lo entusiasmava.

“I loro amici lo avevano visto. Sapevano che era un bello spettacolo che piaceva alla gente e volevano che lo facessi. Mi hanno parlato quel giorno e ho creduto loro quando hanno detto che avrebbero aiutato a casa e che poteva andare bene. Quindi, ho colto l’occasione”.

Col tempo, Bob Odenkirk si è realmente affezionato al progetto, che grazie a lui ha assunto le caratteristiche che hanno connotato Better Call Saul per come la conosciamo: in primis l’evoluzione di Jimmy McGill in Saul Goodman.

“Jimmy è l’uomo dietro l’uomo. È un ragazzo molto simpatico che ha un lato molto serio in lui. Saul è un cinico, Jimmy non è affatto un cinico. È un idealista il cui cuore è stato spezzato troppe volte. I veri cinici non hanno un sincero amore per il mondo rimasto in loro o non ne hanno mai avuto. Ma è un ragazzo che in qualche modo colpisce attivamente il mondo in questo personaggio di Saul Goodman perché sente di essere così offeso e così ferito da alcuni di ciò che è successo, come vedete in “Better Call Saul”.

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