Attenzione! Il seguente articolo contiene spoiler sul finale di Better Call Saul
Il finale di Better Call Saul, spin-off dell’altrettanto celebre e amata Breaking Bad, è stato atteso dai fan tanto quanto quello della serie madre. Lo show si è concluso con Jimmy (Bob Odenkirk) che, dopo aver fatto i conti con la propria coscienza e confessato i propri crimini, si ritrova a dover scontare ben 86 anni di carcere. Lo abbiamo visto trascorrere alcuni momenti di tranquillità insieme a Kim (Rhea Seehorn), ma stando a quanto ha affermato il co-showrunner Peter Gould, il finale alternativo sarebbe stato molto diverso. Gould ha infatti dichiarato:
“All’inizio, quando abbiamo parlato del finale, era una scena di tipo diverso. Non so quanto io possa rivelare, ma quando abbiamo iniziato a delineare per la prima volta questo episodio, loro due dovevano incontrarsi ad Albuquerque prima che andasse in carcere. L’ultima scena mostrava lui in prigione che pensava, da solo. Mi piaceva molto, ma sembrava un po’ troppo coraggiosa e penso che alla fine abbiamo tutti pensato che il finale con loro due fosse il modo migliore per andarsene. Inoltre, nella versione originale aveva molta paura di quello che gli sarebbe accaduto in prigione. Quel finale era molto focalizzato sulla paura, mentre questa è una scena davvero diversa. È più incentrata sul legame e sulla malinconia”
Peter Gould, inoltre, ha anche affermato che il finale di Better Call Saul che abbiamo avuto modo di vedere era già stato ideato molto tempo fa: “Penso che avessimo avuto un’idea tra il team di autori mentre stavamo ancora lavorando alla quarta o quinta stagione. Ho sentito che il finale giusto per Saul fosse di essere nel sistema, proprio in quel sistema che ha sfruttato per i propri scopi e ha ignorato”.
In merito al finale, anche Rhea Seehorn ha affermato di aver girato un paio di scene alternative di quelli che sono stati gli ultimi momenti tra Kim e Jimmy. Durante un’intervista a EW, l’attrice ha infatti sostenuto: “Beh, abbiamo girato un paio di versioni diverse – incluse delle versioni in cui si fanno il segno della pistola con le dita. Una cosa molto piccola, nulla di animato o con dei sorrisi… ma alla fine il co-creatore Peter Gould ha deciso che era un po’ troppo, era come se dicessero “Kim è tornata in gioco”, e non volevamo dare quell’impressione”