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Better Call Saul: ecco spiegato perché Walter e Jesse non sono stati “svecchiati”

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La tanto attesa apparizione di Walter White e Jesse Pinkman nell’ultima stagione di Better Call Saul, spinoff di Breaking Bad dell’emittente AMC (e in onda settimanalmente anche sulla piattaforma streaming Netflix), ci sta perseguitando da aprile, quando è stato confermato che la coppia sarebbe ritornata. I fan hanno dovuto aspettare un po’ che i due personaggi principali di Breaking Bad facessero finalmente la loro apparizione ma, alla fine, nell’undicesimo episodio di questa sesta stagione gli attori Brian Cranston e Aaron Paul sono riapparsi rivestendo gli abiti dei loro celebri personaggi (qui la recensione della puntata). Ma i fan più accaniti hanno notato un particolare e, dopo qualche giorno, abbiamo finalmente delle risposte in merito ai dubbi.

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Parlando con Variety, Thomas Schnauz, sceneggiatore e regista dell’ultimo episodio andato in onda di Better Call Saul, intitolato Breaking Bad, ha affrontato la questione e ha spiegato perché si è deciso di non esagerare con gli effetti di de-invecchiamento nei confronti di Cranston e Paul:

“C’è solo un massimo che si può fare prima che inizi a sembrare ridicolo. Nello show non facciamo un sacco di de-invecchiamento. C’è un po’ di roba sui volti dei ragazzi per togliere qualche linea qua e là, ma a parte questo, Aaron non sembrerà un diciottenne o comunque l’età che Jesse aveva in quel periodo. In un certo senso temo che le persone ritaglino questa scena nel mondo di “Breaking Bad” e cerchino di far coincidere l’aspetto di allora con quello di oggi, ma non è qualcosa di cui ci si possa preoccupare troppo. È quello che è. Stiamo raccontando una storia e si può accettare o si può iniziare a fare delle critiche: “Sembra molto più vecchio rispetto alla scena originale”. Abbiamo deciso di farlo e sono contento di averlo fatto”.

La questione se Better Call Saul debba “svecchiare” di più i suoi personaggi per motivi di coerenza temporale è stata sollevata molte volte nel corso delle sue sei stagioni. Schnauz stesso ha affrontato la questione in una precedente occasione, dicendo ai fan su Twitter che il costo del de-invecchiamento ha molto a che fare con il motivo per cui lo show non vuole seguire questa strada. Invece di usare il de-invecchiamento per far sembrare letteralmente più giovani personaggi come Saul Goodman e Gus Fring, lo show conta sulla sua convincente scrittura, regia e recitazione per tenere il pubblico in uno stato di sospensione dell’incredulità, in cui semplicemente non mette in dubbio la realtà di ciò che sta vedendo.

Si può sostenere che un personaggio come Paul, che oggi ha un aspetto molto diverso da quello che aveva quando interpretava Pinkman in Breaking Bad, sia difficile da accettare come un personaggio più giovane. L’episodio ha utilizzato alcuni trucchi della vecchia scuola, come l’illuminazione e le angolazioni, per cercare di attenuare l’effetto stridente di vedere questi personaggi interpretati da attori che non hanno più l’età giusta. Ma alla fine spetta allo spettatore decidere se va bene o meno. In ogni caso, Better Call Saul ha rappresentato un bel ritorno per Walt e Jesse, offrendo ai fan un’angolazione diversa degli eventi di Breaking Bad e permettendo ai personaggi più amati di condividere ancora una volta lo schermo.

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