Biancaneve è il nuovo live action targato Disney, ormai noto a tutti per una storia che si preannuncia essere al passo con i tempi, più inclusiva e che, soprattutto per questa ragione, da mesi è al centro di polemiche da parte del pubblico e a volte degli stessi addetti ai lavori. Le prime polemiche sono iniziate con la scelta della protagonista del film, Rachel Zegler, la cui etnia d’origine per molti non rispecchierebbe quanto si è visto e tramandato negli anni, mancando così di rispetto alla fiaba originaria. A questo proposito è stata la stessa attrice a esprimersi sui cambiamenti, dicendo che i tempi sono cambiati e che non siamo più nel 1937. La Zegler è successivamente stata sostenuta anche da Halle Bailey, interprete di Ariel nel live action Disney de La Sirenetta, sbarcato al cinema quest’estate e attualmente disponibile anche su Disney+, ma la verità è che le critiche non hanno colpito solo la protagonista di Biancaneve. Diverse opinioni sono state espresse anche sulla scelta dei sette nani, sul fatto che non sarebbero stati più effettivamente nani ma “creature magiche della foresta” con l’obiettivo di rappresentare personaggi di diversa etnia e genere. Tra le ultime voci a riguardo si è fatta avanti quella del wrestler Hornswoggle, secondo cui sarebbero state tolte delle opportunità proprio per ciò che è stato detto da Peter Dinklage tempo prima. Ora che gli scioperi di attori e sceneggiatori si sono conclusi siamo in attesa di una conferma sulla data d’uscita ufficiale per il lungometraggio, attualmente prevista per il 21 marzo 2025. Nel frattempo, la stessa protagonista del film è tornata a dare la sua opinione sulla storica principessa Disney che ha interpretato.
In una recente intervista Rachel Zegler ha infatti avuto l’opportunità di tornare a parlare della sua Biancaneve, un personaggio al quale si sentirebbe molto legata e che in questa nuova pellicola si dimostrerebbe essere una vera leader.
Come già avevamo anticipato diversi mesi fa, l’attrice attualmente nelle sale con il film Hunger Games: La Ballata Dell’Usignolo E Del Serpente, in cui interpreta Lucy Gray, si era espressa sulla forte attualità che il nuovo live action Disney voleva trasmettere, rimarcando per l’appunto la distanza dall’anno d’uscita del grande classico d’animazione: “Non è più il 1937. Non sarà salvata dal principe e non starà lì a sognare il vero amore” aveva dichiarato all’epoca l’attrice in merito alla sua Biancaneve. Di recente Rachel Zegler è stata intervistata da Collider, e in quest’occasione ha potuto tornare sugli elementi che caratterizzano la principessa, entrando un po’ più nello specifico: “Ad un certo punto emerge la leader che è in lei, sono contentissima che gli sceneggiatori l’abbiano voluta così e per il fatto che provenga da una certa educazione, ma la trova comunque dentro di sé nel corso del film e grazie alle persone che le vogliono bene e glielo dimostrano” ha infatti dichiarato.
La Zegler ha potuto poi sbilanciarsi un pochino anche sul suo rapporto con il regista del live action, dichiarando quanto in realtà si sia sentita vicina al personaggio di Biancaneve e al tipo di interpretazione che le veniva richiesta. Dichiara infatti: “Io e Marc Webb l’abbiamo chiamata ‘l’apertura del terzo occhio’. Ci sono un paio di scene in cui parla come qualcuno che è vivo da molto più tempo di lei, è qualcosa in cui mi identifico, che mi è stato detto per tutta la vita. Riuscire a portare tutto ciò a un personaggio che amo così profondamente e con cui ho trascorso così tanto tempo, è davvero una cosa straordinaria come attrice e come interprete, e non vedo l’ora che la gente possa vederlo“. Forse è proprio per questo suo legame emotivo che l’attrice dimostra di essere così orgogliosa del lavoro svolto, e indubbiamente Biancaneve sarà una pellicola da tenere d’occhio, anche solo per il tipo di trasposizione che ne viene proposta. Attualmente la Disney ha rilasciato una sola immagine del film, che vede Biancaneve circondata dai nani. A una prima occhiata, sembra inoltre che questi siano stati realizzati in CGI, e che siano più simili alla versione originale di quanto non si vociferasse all’inizio.