Biancaneve, il nuovo live action targato Disney, sta sicuramente facendo parlare di sé per le ragioni più disparate. Tantissime sono infatti le critiche che il film si è tirato dietro per il tipo di rivisitazione che propone, in primo luogo per la scelta della protagonista, Rachel Zegler, conosciuta grazie al ruolo di Maria nel remake di West Side Story di Steven Spielberg e di origini sia polacche che colombiane. A questo proposito è stata la stessa attrice a esprimersi sui cambiamenti, dicendo che i tempi sono cambiati e che non siamo più nel 1937. La Zegler è successivamente stata sostenuta anche da Halle Bailey, interprete di Ariel nel live action Disney de La Sirenetta, sbarcato al cinema qualche mese fa e presto in arrivo anche su Disney+, ma la verità è che le critiche non hanno colpito solo la protagonista di Biancaneve. Diverse opinioni sono state espresse anche sulla scelta dei sette nani, che in realtà non saranno più effettivamente nani ma “creature magiche della foresta” che andranno a rappresentare personaggi di diversa etnia e genere. Tra le ultime voci a riguardo si è fatta avanti quella del wrestler Hornswoggle, secondo cui sarebbero state tolte delle opportunità proprio per ciò che è stato detto da Peter Dinklage tempo prima. Allo stato attuale il live action di Biancaneve dovrebbe uscire nel marzo del 2024, ma si attendono comunque ulteriori conferme ufficiali, anche visto e considerato che proprio la protagonista del film, Rachel Zegler, sta attualmente prendendo parte allo sciopero degli attori.
Sono proprio le parole della protagonista di Biancaneve a fare scalpore, visto che si è scagliata anche contro i giganti dello streaming.
È cosa nota, ormai, che negli Stati Uniti lo sciopero di sceneggiatori e attori, che si sono aggiunti in un secondo momento, stia andando avanti. Le proteste contro lo streaming e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale stanno andando avanti, e sono tante le star del mondo del cinema e della televisione che stanno partecipando, tra i quali spicca, per l’appunto, Rachel Zegler. La futura Biancaneve del live action è stata intervistata da ET mentre si trovava a protestare in piazza, e ha voluto dire la sua sulla situazione. “Se devo rimanere sul set per 18 ore al giorno infilata nel vestito di un’iconica Principessa Disney, allora merito di essere pagata per ogni ora in cui il film viene trasmesso in streaming” ha dichiarato l’attrice ai microfoni dei giornalisti.
Le posizioni della futura Biancaneve sono legittime, e al tempo stesso non è l’unica attrice a essersi fatta portavoce della situazione. Qualche giorno fa, su Twitter, anche l’attore John Cusack ha espresso il suo pensiero, concentrandosi principalmente sul problema relativo all’uso dell’I.A. Ha infatti dichiarato: “Gli studios vogliono che le controfigure lavorino un giorno. Li scannerizzarano, sperano di ottenere la proprietà del loro aspetto per sempre, e li eliminano così dagli affari. Pensate che si fermeranno con le controfigure? Quello è ciò che è l’Intelligenza Artificiale: un gigantesco furto di identità. Gli studios, tra 10 anni, quando la portata e la scala del furto saranno rivelate, diranno che non avevano idea che questo sarebbe successo! Diranno che è il modello di business. Gli algoritmi servono al profitto. L’intelligenza artificiale è solo capitalismo selvaggio, la colpa si butta algoritmi si crea per fare più soldi. Non è un accordo di lavoro, è la condanna a morte del lavoro“.
L’attore ha inoltre aggiunto: “L’avidità è quasi un topic comico. Fun Fact: Quando ero un giovane- ho fatto un film [si riferisce a Non Per Soldi… Ma Per Amore, n.d.r.] (con boom al botteghino) e ho ottenuto punti. Non mi sono mai aspettato di ottenere dei guadagni, ma il film è diventato piuttosto famoso, quindi circa 10 anni fa ho controllato i bilanci che erano stati obbligati a presentare e – con mia sorpresa – hanno sostenuto di aver perso 44 milioni di dollari producendo il film. Ho pensato: “Wow, ho quasi mandato in bancarotta Fox! (non realmente)”. Il film è costato 13 milioni e i soldi spesi per la distribuzione all’epoca sono stati minimi, 30 anni dopo quel film ha perso milioni ogni anno! Un trucco astuto nel riportare i dati, non trovate?“.