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Bob Odenkirk su Better Call Saul: «Interpretare Saul Goodman è stata una sfida»

Bob Odenkirk
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Bob Odenkirk ha conquistato in pochi anni un grande successo e ora è uno degli attori più richiesti. Com’è stato possibile questo cambiamento? Naturalmente grazie a Better Call Saul, lo spin-off di Breaking Bad, nel quale ha interpretato l’esuberante ed egocentrico avvocato Saul Goodman. La serie tv si è conclusa ad agosto scorso con un epilogo emozionante, che ha chiuso alla perfezione la parabola discendente del protagonista di Better Call Saul. Ora Bob Odenkirk si è lasciato alle spalle questo capitolo definitivamente ed è pronto ad affrontare nuove sfide. Sarà presto il protagonista di Lucky Hank, la nuova serie della AMC in cui interpreterà il professore di un college alle prese con la crisi di mezza età.

In una recente intervista Bob Odenkirk ha parlato delle differenze tra il suo nuovo show e Better Call Saul.

L’attore per pubblicizzare Lucky Hank, che debutterà il 19 marzo su AMC+, ha fatto una lunga chiacchierata con i giornalisti di The Hollywood Reporter. Nell’intervista, che è stata pubblicata l’11 marzo, ha confrontato il personaggio che sta per portare sullo schermo con quello che lo ha reso celebre. Da un lato abbiamo uno stimato professore vicino al tracollo e dall’altro un avvocato egocentrico che si lascia coinvolgere nella malavita: cosa potrebbero avere in comune questi due personaggi? Secondo Bob Odenkirk ben poco. L’attore, infatti, ha ammesso che in Lucky Hank è stato piuttosto semplice calarsi nei panni di questo personaggio, che è meno complesso rispetto a quello di Saul Goodman. Al contrario per lui, come ha spiegato, interpretare il protagonista di Better Call Saul è stata una vera sfida:

Ci sono alcuni motivi molto ovvi per cui Lucky Hank è abbastanza diverso da Better Call Saul. Ma la cosa che io ho preferito, internamente, è stata l’autoconsapevolezza di questo personaggio che è abbastanza diversa da quella di Saul. È stato difficile interpretare [in Better Call Saul] un uomo che è all’oscuro di se stesso come lo era Saul, che non è a conoscenza delle grandi cose su se stesso. Perché era così intelligente con le altre persone, tuttavia non ha visto il suo vero se stesso fino alla fine di quella serie.”

L’attore nel nuovo show ha apprezzato la grande consapevolezza che il professore Hank Devereaux ha di sé. Al contrario in Better Call Saul il protagonista ha impiegato sei stagioni per riuscire a capire chi fosse davvero e ad accettare il suo vero io. Per Bob Odenkirk riuscire quindi a trasmettere questo aspetto del personaggio è stato assai complesso. Nel corso dell’intervista infine ha assicurato al pubblico che Lucky Hank è una serie unica nel suo genere perché “non ci sono droghe, non ci sono pistole, non ci sono zombi, non c’è distopia.

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