Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Era il 1991 quando l’immenso Antonello Venditti cantava questi versi di Amici Mai e sembrano essere stati scritti apposta per una delle serie tv italiane più amate di sempre: Boris. La serie tv ideata da Luca Manzi e scritta da Luca Vendruscolo, Mattia Torre e Giacomo Ciarrapico è tornata prepotentemente alla ribalta grazie a Netflix (ne parliamo qui). La piattaforma streaming californiana ha fiutato che la produzione made in italy, andata in onda ormai oltre 10 anni fa, potesse essere una buona aggiunta al catalogo. E anche questa volta ha indovinato la mossa. Boris in pochi giorni è diventata una delle serie tv più viste in italia, i nostalgici se la sono riguardata, i più giovani l’hanno scoperta per la prima volta.
Insomma, Boris è diventata una serie tv simbolo, e nonostante siano passati dieci anni, non invecchia mai (qui un focus su quanto ci manca). Della stessa idea è una delle protagoniste della produzione italiana: Sabrina Guzzanti. Questa, in una recente intervista rilasciata a “I Lunatici”, ha dichiarato: “Boris? Il fatto che sia ancora tra le serie più viste in Italia dimostra che è un cult che non invecchia”. L’attrice ha voluto poi consigliare a tutti gli appassionati del genere un’altra serie tv che secondo lei si avvicina molto allo stile di Boris.
Ecco le sue parole: “Se tutti quelli che mi chiedono e mi hanno chiesto in questi anni quando esce la quarta stagione di Boris si iniziassero a vedere Liberi Tutti su Raiplay secondo me sarebbero molto soddisfatti”.
E guarda caso, Liberi tutti, è stata scritta dagli stessi autori di Boris, Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico.
La Guzzanti ha poi parlato della sua storia attoriale, nata quasi per caso. Fare l’attrice non era il suo sogno, Caterina sognava di occuparsi di animali. Ha infatti raccontato: “Non ho sempre voluto fare l’attrice. Volevo fare la veterinaria, poi mi sono presa tutta una serie di funghi dai gattini che raccoglievo per strada. Molti ne portavo a casa di nascosto. Mi impuntavo parecchio, per fortuna avevamo il giardino. Alla fine, chiedendolo ogni giorno, sono riuscita a farmi regalare il cane. Chiedendolo tutti i giorni. Corrado e Sabina erano complici, poi ho iniziato a fare questo lavoro, mi è piaciuto, mi è sembrato veramente un bel vivere. All’inizio non mi rendevo conto, se non è un hobby ci vuole grandissimo impegno”. Noi non possiamo che essere felici della scelta fatta dall’attrice.