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Vince Gilligan ha spiegato le sue difficoltà nel gestire l’atmosfera cupa di Breaking Bad

Breaking Bad
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Vince Gilligan, il geniale creatore di Breaking Bad, è stato recentemente intervistato da Independent. Al centro dell’intervista vi era l’argomento Better Call Saul, in modo particolare la quarta stagione (qui le ultime dichiarazioni). Tuttavia, è stato impossibile non parlare anche di Breaking Bad, la Serie da cui è stato tratto lo spin-off sul personaggio di Saul Goodman.

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Nel corso dell’intervista ci si è spesso riferiti a Breaking Bad come una Serie cupa. Per certi aspetti, infatti, lo è stata. Se lo spettatore è riuscito a percepire questa atmosfera dark, probabilmente l’effetto è amplificato per chi ha partecipato attivamente alla realizzazione della Serie. Vince Gilligan ha parlato di questa sensazione e di come la sentiva sulla sua pelle. Ecco le sue dichiarazioni:

Mi sono divertito a realizzare la Serie. A volte quando lo dico i miei scrittori mi ridono dietro, ricordandomi che per la maggior parte del tempo è stato un inferno per me! Ho avuto l’ansia per tutto il tempo, fino alla fine.

Vi faccio un esempio. Spesso lavoravamo alla Serie fino a tardi. Una notte stavo guidando verso casa ed era molto tardi, mezzanotte circa. Ero fermo al semaforo su una strada molto isolata e a un certo punto mi si è affiancata un’auto. Ho avuto subito una sensazione assurda: pensavo che la persona di fianco a me potesse estrarre una pistola e spararmi. Ovviamente non è stato così. Si trattava di un semplice cittadino che concludeva la sua serata. Ma non potevo distogliere l’attenzione dalla sua presenza. Questa brutta sensazione era legata al lavoro che avevamo svolto quella notte, relativo a delle scene molto cupe.

Quindi ho iniziato a pensare: “Walter White, il personaggio nel quale entro in testa così spesso, forse non è necessariamente salutare per la mia mente”. Bryan Cranston ha avuto un’esperienza simile, perchè il personaggio gli calzava a pennello. Ma la cosa positiva è che riusciva a uscire dal personaggio e nei weekend tornava ad essere Bryan. Sono felice per lui, perchè significa che è più sano di mente di me. Io mi sentivo come se Walter White fosse nella mia testa 24 ore al giorno. Quando la Serie si è conlcuso è stato triste, ma è anche stato necessario concluderla in quel momento in termini di struttura e di tempistica. Inoltre, ha giovato alla mia salute mentale.

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