Breaking Bad ormai non ha bisogno di presentazioni. È una serie tv piena zeppa di scene memorabili, al punto da risultare difficile per ogni fan sceglierne la preferita a colpo secco. E lo stesso vale per i suoi attori. D’altronde la serie di Vince Gilligan vanta un cast assolutamente eccezionale, di cui ogni membro è riuscito a portare a casa non solo un’interpretazione eccellente ma anche un gran numero di scene epiche.
Jonathan Banks rientra sicuramente tra questi. Tra i protagonisti delle ultime tre stagioni di Breaking Bad, il suo personaggio – Mike Ehrmantraut – è stato tra i più amati e rispettati della serie e del suo spin-off, Better Call Saul.
Come i suoi colleghi hanno dichiarato più volte, anche Jonathan Banks è molto legato a Breaking Bad, e soprattutto ad alcune scene in particolare.
Sappiamo della sua passione per il discorso sulle “mezze misure”. Ovvero quel discorso della terza stagione in cui racconta a Walt di quando anni addietro diede una seconda chance a un marito violento, risparmiandogli la vita purché non facesse più del male a sua moglie. Mike raccontò di come invece appena due settimane dopo lui e i suoi colleghi la ritrovarono morta, brutalmente uccisa dallo stesso uomo cui lui aveva offerto pietà e possibilità di redenzione.
“La morale di questa storia è: ho scelto una mezza misura quando avrei dovuto optare per quella definitiva. Non farò mai più questo errore, niente più mezze misure Walt.”
Una scena intensa, a suo modo memorabile, soprattutto per il personaggio di Mike. Ma tuttavia non la scena preferita dell’attore.
La scorsa settimana infatti Jonathan Banks ha rivelato a Entertainment Weekly di come la sua scena preferita in Breaking Bad fosse in realtà una della quinta stagione. Presente nell’episodio ‘Say My Name’, Dì il mio nome, da cui l’omonima epica scena. L’attore settantatreenne ha ricordato durante l’intervista del dialogo avuto in quell’episodio tra Mike e Jesse Pinkman.
Parliamo di quando Jesse gli dice di voler lasciare quel mondo. Mike, che sappiamo non essere campione di empatia, gli risponde un semplice “sta attento a te stesso”. Una frase semplice, ma piena di significato. Perché sappiamo di come al netto della sua presunta anaffettività Mike si sia affezionato a Jesse. E in quel momento, attraverso quel timido consiglio, viene fuori tutta la sua preoccupazione per il ragazzo, le speranze per lui, e il sentimento quasi paterno che ormai lo lega a Jesse. Proprio come sottolinea lui stesso nell’intervista:
“È stato così intenso, e si trattava solo di una breve scena. Dico a Jesse di fare attenzione e vado via. Ho sempre detto che non pensavo che Mike potesse salvarlo, ma sicuramente nutriva una speranza che lui potesse uscire da quel mondo. Ma non diversamente da Mike non riesco a descrivere il livello di empatia o senso di protezione che può aver provato per Jesse mentre si allontanava dopo avergli detto quella frase.”