Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul finale di Breaking Bad
“Non ne avevamo idea. Ci sono stati mesi interi in cui ero completamente fuori di testa. Stavamo nella stanza degli scrittori per giorni interi e io sbattevo la testa contro il muro, non abbastanza da farmi male ma quanto basta per liberare le idee. Tutti erano un po’ preoccupati per me”. Parola di Vince Gilligan, creatore di Breaking Bad. Nel corso di un’interessante intervista rilasciata nei giorni scorsi al magazine Variety (in cui ha svelato alcuni importanti dettagli sulla sua prossima serie tv con Rhea Seehorn), Vince Gilligan è tornato anche sul finale di Breaking Bad. Un finale straordinario, uno dei migliori di tutti i tempi (ma non l’unico possibile, a quanto pare). E anche per questo, complesso da pensare e da realizzare. In uno dei passaggi chiave, infatti, Gilligan ha svelato un retroscena significativo a proposito di uno degli elementi più importanti del doppio episodio conclusivo (e di tutta la stagione, visto il prologo di Breaking Bad 5): la mitragliatrice. L’autore, infatti, non sapeva cosa farci. Letteralmente. Dopo averla inserita in apertura, non aveva idea di dove sarebbe andata a parare la questione. E questo ha creato non pochi problemi, per diverso tempo.
Gilligan racconta: “La paura più grande che avevamo era legata all’utilizzo di quella dannata mitragliatrice. All’inizio della stagione finale, abbiamo fatto comprare a Walt una mitragliatrice. L’abbiamo fatto, mi sono impegnato a farlo. Una delle cose più stupide che abbia mai fatto nella mia carriera è stata accettare l’idea che Walter White comprasse una mitragliatrice quando non sapevamo cosa ne avrebbe fatto”.
“Ho pensato: ‘Iniziamo questa stagione con il botto'”, continua Gilligan. “È il 52esimo compleanno di Walt, facciamo quella cosa con il bacon e lui tutto solo in un Denny’s. Ha un aspetto dannato. Assomiglia a Unabomber. Perché è da Denny’s? Beh, sta comprando una mitragliatrice, ovviamente! Era ovvio che la storia di Walt non sarebbe dovuta finire bene, quindi l’idea di vederlo come se il cancro fosse tornato sembrava giusta. Ma non sapevamo dove stesse andando. È sorprendente quanto poco sapessimo. C’era un po’ di arroganza da parte mia nel pensare che avremmo trovato una soluzione. ‘Abbiamo 16 episodi fino alla fine. Ci arriveremo!’. Mancavano ancora sei o sette episodi alla fine e non avevamo ancora capito dove andare a parare con la mitragliatrice”.
Per fortuna, però tutto è andato per il meglio dopo mesi di difficoltà: “Una volta individuato l’utilizzo della mitragliatrice, la diga si è rotta e le cose si sono sistemate. A quel punto abbiamo pensato che avrebbe dovuto vincere. Aveva perso tutto a causa della sua arroganza, del suo orgoglio e del suo ego. Aveva perso la sua famiglia e la sua anima. Ma doveva vincere, a un certo livello. Doveva almeno consegnare i soldi alla sua famiglia. Come diavolo avrebbe fatto, una volta che il mondo era venuto a conoscenza di chi fosse veramente? Quando abbiamo capito che funzione avrebbero avuto Gretchen ed Elliott, è stata una bella giornata”.
Il resto è storia. E che storia, quella di Breaking Bad.