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Breaking Bad, Vince Gilligan sull’eventuale ritorno della serie: «Non voglio battere un cavallo morto»

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Dopo il finale di Better Call Saul, i fan dell’Universo di Breaking Bad hanno provato in più occasioni a tentare di convincere Vince Gilligan a tornare ancora una volta nel “mondo” di Walter White. Il regista ha specificato che si tratta di una stanza ormai chiusa, nonostante abbia rivelato di pensare molto spesso ai personaggi creati: “Ogni tanto mi ritrovo a pensare a quei personaggi, a fantasticare su cosa sarebbe loro successo. Anna Gunn e RJ Mitte sono persone così meravigliose e interpretano ruoli così interessanti che non posso fare a meno di desiderare un lieto fine per loro. Alla conclusione di Breaking Bad, non c’è un lieto fine per quei personaggi, ma viene fatto comprendere che le loro vite continuano. Mi piacerebbe credere che le cose migliorino per loro

Vince Gilligan ripensa ancora ai personaggi dell’Universo di Breaking Bad

A porre la fatidica domanda è stato Variety, che ha chiesto a Vince Gilligan se il suo addio sia realmente definitivo: “Ad essere brutalmente onesto, se mi facessero il culo con il prossimo spettacolo e quello successivo, e nessuno volesse vederlo e tutti volessero Breaking Bad, chi lo sa! Forse vedremo più chiara la strada per fare qualcosa in futuro. Quello che vorrei fare è lasciare tutto così com’è. Breaking Bad e Better Call Saul sono le opere della mia vita, sarà la prima cosa incisa sulla mia lapide e non potrei esserne più orgoglioso. E mi chiedo se ci siano altre storie da raccontare, ma non voglio battere un cavallo morto“. Il celebre regista ha quindi ammesso che potrebbe pensare a tornare in quest’Universo soltanto se le sue opere non avessero il successo sperato, ma che in realtà gli piacerebbe lasciare tutto così com’è. Già precedentemente, in riferimento a delle possibili richieste da parte dei fan, aveva affermato: “Odierei il pensiero che Walt Jr. segua le orme di Walt nel mondo del crimine. Questo è probabilmente il genere di cose che qualcuno proporrà tra 10 o 15 anni: Walter Jr. nei panni di un signore del crimine di Albuquerque che ha successo dove suo padre ha fallito. Posso garantire in questo momento che non ho alcun interesse a realizzarlo. Sarebbe un tributo triste alla serie tv. Mi diverte pensare a cosa potrebbe accadere ai personaggi, ma a tal punto da dire ‘Cavolo, mi piacerebbe raccontare di più sulla storia’. Ma chissà, forse tra qualche anno

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