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Breaking Bad, Gilligan non capisce il modello di business di Netflix: «Sembra uno schema Ponzi»

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Breaking Bad ha conquistato la critica e gli spettatori in tutto il mondo. Creata da Vince Gilligan, la serie è andata in onda su AMC dal 2008, concludendosi nel 2013.

In una recente intervista a Variety in onore del decimo anniversario del finale di Breaking Bad Gilligan ha parlato della serie tv ma ha toccato anche altri temi, tra cui lo streaming, affermando di non capire come le piattaforme facciano a fare i soldi. Vince Gilligan è grato allo streaming per il successo di Breaking Bad ma allo stesso tempo non ne capisce il modello di business

Vince Gilligan ha parlato dello streaming in risposta a una domanda relativa all’esito dello sciopero della Writer’s Guild of America, che si è concluso di recente. Molti membri del sindacato giudicano favorevole l’accordo raggiunto con la Alliance of Motion Picture and Television Producers.

Gilligan dice che lo streaming è stato molto positivo per Breaking Bad:

“Penso che sia un buon contratto e ci aiuterà in questo. Il business è così diverso ora a causa dello streaming. Se non fosse per l’avvento dello streaming ora non mi staresti facendo questa intervista. Breaking Bad sarebbe stato cancellato perché non stava ottenendo buoni numeri. AMC ha scommesso molto su Breaking Bad quando nessun altro lo avrebbe fatto, e meritano di essere lodati per questo. Continuerò a cantare le loro lodi finché non sarò morto. Lo streaming, come praticato da Netflix, è arrivato come la cavalleria all’ultimo minuto e ha portato avanti la nostra serie. Lo streaming è meraviglioso in quel senso, inoltre è davvero comodo poter guardare immediatamente qualsiasi contenuto desideri.”

Ma lo sceneggiatore vede anche l’altro lato della medaglia:

“Ma d’altro canto – come spesso accade con la tecnologia, a partire dalla bomba atomica, inventiamo qualcosa e solo dopo capiamo come usarla – la televisione era un business meraviglioso quando era supportata dalla pubblicità, e gli sceneggiatori guadagnavano bene. Anche la gente degli studi e delle reti ha guadagnato un sacco di soldi.

Non so come lo streaming faccia soldi. Come monetizzi facendo 700 programmi, ognuno dei quali ha sei o otto episodi e solo due o tre stagioni? Immagino che Netflix sia redditizio – certamente è quello che dicono a Wall Street – ma non so come lo streaming in generale possa essere un’impresa redditizia, rispetto al vecchio sistema di stagioni supportate da pubblicità di circa 20 episodi o più. Sappiamo che quel sistema funziona e ha fruttato, senza alcuna confusione contabile.

Netflix ha inventato il sistema dello streaming e tutti gli altri hanno dovuto seguirlo, a scapito del sistema precedente. Sembra che tutto sia in bilico e sul punto di crollare. Sciopero o non sciopero, chissà come andrà avanti questa cosa. All’improvviso, torniamo da 700 contenuti a 100? Sono un po’ pessimista su come tutto questo continuerà perché, a un certo punto, gli azionisti di Wall Street chiedono alle società di essere redditizie. Non capisco il sistema, ma a volte mi sembra uno schema Ponzi. C’è molta agitazione nel mondo del lavoro perché le persone si guardano intorno e dicono: ‘Come funzionerà a lungo termine?’ Forse non lo farà.”

Che ne pensate delle parole di Gilligan?