ATTENZIONE: l’articolo contiene SPOILER (e rivelazioni) su Breaking Bad
Chi ha visto Breaking Bad sa bene di quale scena parliamo: quella in cui Hank capisce qual è la vera identità di Heisenberg. Questo accade alla fine dell’ottavo episodio della quinta stagione, proprio mentre l’uomo è in bagno e si ritrova a leggere la dedica sul libro di suo cognato. Ma vi siete mai chiesti come mai Walter White, un uomo estremamente intelligente e lungimirante, non ha pensato che lasciare quel libro in bagno proprio durante le indagini di Hank sarebbe stato rischioso?
Breaking Bad, perché in bagno c’era proprio quel libro?
A dare una risposta al quesito è stato lo stesso Vince Gilligan, il deus ex machina di Breaking Bad, che ha detto: “Secondo il mio parere non voleva né essere scoperto né era arrogante in quel momento. Era fuori dal giro da un mese e semplicemente non è stato cauto quanto avrebbe dovuto essere. Penso sia stato uno sbaglio, puro e semplice”. Accanto a questa spiegazione più realistica, Gilligan ne ha dato anche un’altra più fantasiosa. Ha infatti continuato: “Può anche essere che Walter White non l’abbia aperto e quindi non abbia visto la dedica”.
Secondo Vince Gilligan, il famoso libro che era nel bagno in quell’episodio di Breaking Bad si trovava lì semplicemente perché Walter White non è stato cauto. Il suo, dunque, è stato un errore decisamente “umano” che, tuttavia, ha permesso a suo cognato Hank di smascherarlo definitivamente.
In quell’episodio di Breaking Bad, Walter White era “distratto”
Sapevamo già che in Breaking Bad nulla è lasciato al caso. Anche l’abbigliamento dello stesso Walter White, per esempio, è stato scelto con molta attenzione. A tal proposito è stato lo stesso Bryan Cranston (qui le sue cinque migliori performance) a dire: “Ho iniziato a delineare quel personaggio come un uomo molto mite, molto sottomesso e passivo, un pushover, perché non sapeva chi fosse. Poi, una volta che l’ho capito, ho detto, oh, dovrebbe essere un po’ sovrappeso, avere le maniglie dell’amore. Dovrebbe essere bianco pastoso. Dovrebbe avere dei baffi che si assomiglino, o dovremmo farli crescere o tagliarli, l’uno o l’altro. E poi l’ho chiamato baffi impotenti. E ora so come modellare dei baffi impotenti se qualcuno fosse interessato. Se i baffi scendono sotto le pieghe delle labbra, no, diventa tosto, diventa cattivo. Quindi devi assicurarti che siano sempre sopra la piega delle labbra. E li assottigli in modo da poter vedere la pelle sotto di esso. E non sembra così maschile. Sembra solo, qual è il punto? Beh, li cercavo sempre, qual è il punto? E ho scelto i miei vestiti, ho avuto una serie di conversazioni con il costumista per selezionare abiti che si fondessero con il muro, che fossero beige, bianchi sporchi, pastello, gialli tenui, cose del genere. Color sabbia, qualsiasi cosa lo rendesse invisibile . Non era nessuno. Ho tolto tutti i riflessi di colore dai miei capelli. Era una specie di marrone con una specie di riflessi rossastri. Mi ha tolto tutto, l’ha appena attenuato, mi ha tolto il colore dalla faccia. All’improvviso inizi a vederti e poi ti metti quei vestiti e dici, ora ti conosco, andiamo in scena.“