Bridgerton, la perla dell’universo scintillante e glamour denominato Shondaland, è tornata con una seconda stagione che, per il momento, sta riscuotendo risultati decisamente incoraggianti: alcuni fan considerano addirittura la seconda stagione migliore della prima, che pure aveva brillato per momenti di romanticismo (ma anche, diciamocelo, di trash). Ad aver decretato il successo della prima stagione era stato indubbiamente il sesso: un elemento molto meno presente, però, nella seconda stagione.
Rispetto alla prima stagione, Bridgerton 2 sembra poter fare a meno delle acrobazie entrate ormai nella leggenda tra i protagonisti Daphne (Phoebe Dynevor) e Simon (Regé-Jean Page). I protagonisti della seconda stagione, Anthony (Jonathan Bailey) e Kate (Simone Ashley), sembrano preferire un approccio decisamente più romantico e meno spinto, che anche i fan sembrano apprezzare.
Lo showrunner di Bridgerton Chris Van Dusen ha spiegato a RadioTimes.com la scelta della serie di rendersi più “casta”, se così si può dire: si tratta di una precisa scelta narrativa.
“Per noi non è mai stata una questione di quantità. Il nostro approccio all’intimità nello show è rimasto lo stesso della prima stagione. Usiamo determinate scene intime per raccontare una storia e per portare avanti la storia. Non abbiamo mai fatto una scena di sesso solo per il gusto di farla e non credo che lo faremo mai. Quella tra Anthony e Kate è una storia diversa, con uno scopo diverso. E questo progetto mi ha attratto anche perché potevo raccontare storie d’amore differenti in ciascuna stagione”.
Anche gli attori si sono detti d’accordo con l’approccio più romantico di Bridgerton 2. Simone Ashley ha detto:
“Ha molto senso perché questi personaggi sono così protettivi nei confronti delle loro famiglie e sono così sinceri nei confronti dei loro doveri e responsabilità, quindi per loro rompere gli schemi non avrebbe avuto senso. Certe scene hanno un significato ben preciso e quando qualcosa finalmente accade, penso che i fuochi d’artificio se li siano davvero guadagnati”.
Concorde con la collega di set Jonathan Bailey, secondo il quale la tensione erotica tra i personaggi viene esplicitata in una maniera più sottile.
“Penso che Kate e Anthony si sentano espliciti nel modo in cui si sentono nudi l’una di fronte all’altro. Penso che sia anche un modo molto interessante e cerebrale di esplorare una certa sessualità innata, e penso che faccia davvero ben sperare per le stagioni a seguire. Voglio dire, Bridgerton non è solo sesso”.