Arrivata su Netflix a Natale del 2020, Bridgerton è velocemente diventata un vero e proprio fenomeno telefilmico. La serie, nonostante i tantissimi errori anacronistici scovati dai fan, è un successo mondiale, nelle cui atmosfere potremo tornare a immergerci: la seconda stagione è infatti ufficiale. Chris Van Dusen, lo showrunner, vorrebbe arrivare a creare otto stagioni per questa serie Netflix.
Il grande successo mondiale l’ha portata a essere la quinta serie originale più grossa di Netflix, poi a essere superata da Lupin, la serie con Omar Sy. Ma quando si parla di numeri e di serie tv la situazione cambia in fretta. E infatti è cambiata ancora: Bridgerton ha conquistato il primato.
Bridgerton raggiunge il successo in tutto il mondo
Il sito Deadline ci riporta che la serie ambientata nell’epoca della Reggenza inglese ha ampiamente superato le aspettative di Netflix, conquistando un notevole numero di spettatori. Il servizio di streaming aveva ipotizzato di raggiungere i 63 milioni di case, ma ha superato questo obiettivo. Bridgerton infatti ha ottenuto 82 milioni di visioni nel mondo. Questo la rende la serie Netflix più vista.
Ha dunque superato la serie che prima deteneva il titolo di serie più vista, ossia The Witcher, che ha ottenuto 76 milioni di visioni nei primi 28 giorni della sua presenza sul servizio streaming. La Regina degli Scacchi, miniserie con protagonista Anya Taylor-Joy, ha raggiunto invece 62 milioni di case.
Per festeggiare il traguardo Netflix ha rilasciato sul suo account Twitter un video che racchiude vari video tiktok realizzati da utenti di tutto il mondo, pezzi di interviste degli attori, fan art e contenuti di vario genere, tutti a tema Bridgerton.
“Grazie per aver reso Bridgerton la nostra serie più vista.”
Prodotto da Shonda Rhimes (Grey’s Anatomy) con la sua casa di produzione Shondaland e scritto da Chris Van Dusen, Bridgerton è basato sui romanzi della scrittrice statunitense Julia Quinn. La serie è entrata nelle TopTen di numerose nazioni, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, Brasile, Francia, India e Sud Africa.
C’è sempre da tenere in conto che Netflix considera nei conteggi anche chi guarda due minuti dell’episodio. Inoltre è innegabile che Bridgerton, così come altri grandi successi come Lupin e La Regina degli Scacchi, abbia “beneficiato” della situazione di pandemia che ha sconvolto l’intero pianeta.
In occasione della notizia del rinnovo Van Dusen ha commentato:
“Penso che la serie dia agli spettatori una via di fuga in un’epoca in cui ne abbiamo davvero molto bisogno. Bridgerton è una storia d’amore sfarzosa, vivace e sensuale, ambientata nell’epoca della Reggenza. Parla di amore, romanticismo e gioia. Penso che tutte queste cose siano temi universali in cui le persone possono ritrovarsi”.
La prima stagione è basata sul romanzo Il duca ed io e ha messo al centro la complicata storia d’amore tra Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor) e il duca di Hastings Simon Bassett (Regé-Jean Page).
La seconda stagione, invece, vedrà al centro della trama il primogenito dei Bridgerton, ossia Anthony, interpretato da Jonathan Bailey. La stagione sarà basata sul romanzo Il visconte che mi amava.
La serie ha ridefinito il concetto di period drama e il genere romantico, rompendo le convenzioni e scegliendo un cast etnicamente diversificato.
Nel cast della serie troviamo, oltre a Dynevor e Page, Luke Thompson (Benedict), Luke Newton (Colin), Ruby Stokes (Francesca), Will Tilston (Gregory), Florence Hunt (Hyacinth), Ruth Gemmell (Lady Violet), Claudia Jessie (Eloise) e Golda Rosheuvel (la regina Charlotte). Vediamo anche Nicola Coughlan (Penelope), Adjoa Andoh (Lady Danbury), Bessie Carter (Prudence), Harriet Cains (Philipa), Polly Walker (Lady Portia Featherington) e Ben Miller (Lord Featherington).
Avete visto Bridgerton? Siete contenti di questo risultato raggiunto dalla serie Netflix?