Brie Larson è una delle protagoniste di The Marvels, la nuova pellicola del Marvel Cinematic Universe.
Arrivata nei cinema italiani lo scorso 8 novembre, la nuova pellicola action non sta ottenendo degli ottimi numeri al box office. Se nel nostro Paese il film non è riuscito a superare il successo di C’è ancora domani di Paola Cortellesi, nel resto del mondo le cose non sono andate meglio. Negli Usa, infatti, ha registrato il peggior weekend d’esordio nella storia dell’MCU, guadagnando solo 47 milioni di dollari. L’ennesimo flop collezionato dalla Marvel sta spingendo qualcuno a chiedersi se non sia finita l’era dei cinecomic. Sembra che entrare nel mondo delle supereroine Marvel per Brie Larson non si sia rivelata un’ottima idea, ma per fortuna ha molto altro in ballo. È infatti anche la produttrice e l’attrice protagonista di uno degli ultimi grandi successi di Apple TV+, Lessons in Chemistry. Inoltre sta ottenendo tanti importanti ruoli da quando la sua carriera ha preso il volo, dopo la vittoria del primo premio Oscar.
Quando ha vinto questo importante riconoscimento, però Brie Larson si è ritrovata confusa e piena di insicurezze. Per fortuna ad aiutarla c’era Jennifer Lawrence.
Il 28 febbraio del 2016 l’attrice ha vinto l’ambita statuetta per l’ottima interpretazione che aveva regalato al pubblico nel film Room. L’opera diretta da Lenny Abrahamson raccontava la terribile storia vera di una donna austriaca, che per 24 anni aveva vissuto imprigionata in un bunker dove subiva regolarmente degli abusi. Quella sera, circondata da fotografi e celebrity, Brie Larson si era sentita al settimo cielo, ma la mattina dopo le è piombata addosso la sindrome dell’impostore. Lo ha raccontato lei stessa nel corso di una lunga intervista rilasciata a InStyle nel 2019, per pubblicizzare l’uscita di Captain Marvel. Brie Larson in questa occasione ha confessato di essersi sentita vulnerabile e insicura dopo quella vittoria. Per questo motivo ha pensato di chiedere aiuto a una collega, che avrebbe potuto capire quello che stava attraversando. Ha telefonato quindi a Jennifer Lawrence, che nel 2013 era diventata la seconda più giovane attrice ad aver ricevuto questo riconoscimento. La star l’ha rassicurata, dicendole che quello che stava provando era del tutto naturale e legittimo. Brie Larson ha raccontato come Jennifer Lawrence sia riuscita a incoraggiarla:
“Ero tipo: ‘Non mi sento diversa. Non mi sento meglio con me stessa. Ancora non mi sento una brava attrice.’ Lei mi ha detto: ‘Oh, sì. È del tutto normale. Ho provato la stessa cosa. Non pensarla così. Pensala come se avessi conseguito il dottorato. Ora hai un certificato; questo è tutto. Non cambia nulla. Puoi ancora fare c*****e. Ogni giudice è ancora umano.’”
Il fatto che Jennifer Lawrence abbia voluto incoraggiare la collega, che la sera precedente le aveva soffiato la statuetta (anche lei infatti era stata candidata per Joy), dimostra che ha davvero un grande cuore.