Sembra proprio che le condizioni di salute di Bruce Willis siano ulteriormente peggiorate. A darne conferma è stato il suo amico, il regista e sceneggiatore Glenn Gordon Caron, che al New York Post ha tristemente raccontato: “Bruce non è quasi più in grado di parlare e ha perso la gioia di vivere”.
Le condizioni di salute di Bruce Willis sono gravemente peggiorate
Glenn Gordon Caron ha parlato del suo amico che, come purtroppo ben sappiamo, è affetto da demenza frontotemporale. Ha detto di avergli parlato del fatto che la serie tv che l’ha reso famoso, The Moonlight, è finalmente stata riproposta sulla piattaforma streaming di Hulu: “So che è davvero felice che lo spettacolo sarà disponibile per le persone, anche se non può dirmelo. Quando ho avuto modo di passare del tempo con lui ne abbiamo parlato e so che è emozionato”. Stando a quanto raccontato da TGcom24, poi, ha continuato: “Bruce ha dovuto rinunciare alla lettura. Era un lettore vorace – non voleva che nessuno lo sapesse – e ora non legge più. Tutte quelle abilità linguistiche non sono più a sua disposizione, eppure è ancora Bruce. Fa fatica ormai a esprimersi e vederlo in quelle condizioni è uno strazio per chi gli vuole bene. (…) Ho la sensazione che dopo uno o tre minuti lui non sappia più chi sono. Quando sei con lui sai che è Bruce e sei grato che sia lì, ma la gioia di vivere se n’è andata. Non c’è nessuno che avesse più gioia di vivere di lui. Amava la vita e cercava di viverla al massimo e adorava svegliarsi al mattino. Quindi l’idea che ora lui veda la vita come attraverso una zanzariera, ha molto poco senso…”
Poco tempo fa anche la moglie di Bruce Willis, Emma Hemig, ha condiviso il suo percorso in un’intervista esclusiva: “Quello che sto imparando è che la demenza è difficile, ed è dura per la persona che riceve la diagnosi e anche per la famiglia. E non è diverso per Bruce, per me o per le nostre figlie.
Quando dicono che questa è una malattia che colpisce un’intera famiglia lo è realmente. […] Era importante far sapere alle nostre figlie di cosa si tratta perché non voglio ci siano pregiudizi o vergogna legati alla diagnosi del loro padre o a qualsiasi forma di demenza. È stata una benedizione e una maledizione al tempo stesso, ma finalmente ho potuto iniziare ad accettare quello che stava accadendo. Non lo rende meno doloroso, ma sapere quello che sta accadendo a Bruce lo rende un po’ più facile“