Uno dei comici italiani più amati e omaggiati dal panorama cinematografico nazionale festeggia i suoi quarant’anni di carriera. Parliamo di Carlo Verdone, attore e regista romano. Ricordiamo il suo esordio sul grande schermo con “Un sacco bello”, film datato 1980 nel quale Carlo vestì i panni dei tre diversi protagonisti: Leo, Enzo e Ruggero. Un tema che diverrà ricorrente più volte nei suoi film.
Tuttavia la sua carriera come attore iniziò due anni prima con la partecipazione in Rai al programma Non stop: genere varietà sperimentale con scene ininterrotte di cabaret, musica e ballo. Ad oggi sono quindi quarant’anni di carriera, festeggiati in grande stile, con la pubblicazione di un volume fotografico “Uno, dieci, cento, Verdone”. Durante la conferenza stampa in occasione della presentazione del suo libro, il regista italiano si è aperto al pubblico raccontando quello che ha provato durante questi anni di carriera e quel che ha cercato di trasmettere con le sue storie.
Non sono mancate riflessioni nei confronti del nuovo colosso dello streaming legale: Netflix. Carlo Verdone ha dapprima affermato con decisione la sua primaria passione per il grande schermo:
«Fa parte dell’evoluzione delle cose, non si può fermare. La sala cinematografica non so se rimarrà, forse dipenderà proprio da Netflix. Io spero non si perda, sarebbe un dolore, ha rappresentato il tempio dell’immagine e della condivisione, ma i ragazzi non l’hanno vissuta così, oggi si preferisce la condivisione virtuale»
Nonostante ciò, in occasione dei suoi quarant’anni di carriera, Carlo Verdone si è mostrato anche aperto a questa nuova realtà. Rivelando un progetto a puntate, ancora in lavorazione. A suo dire, la nuova serie tv sarà un romanzo dei suoi 68 anni tra vita e carriera:
«Ho fatto questo prodotto, questo pilot, l’abbiamo mostrato a Netflix, scritto insieme a Nicola Guaglianone e Menotti. A Netflix è piaciuto molto, però al momento non dipende da me, non sono io che posso prendere la decisione se questo prodotto andrà su Netflix, perchè la serie è di Aurelio De Laurentis e sarà lui stesso a scegliere a chi vendere questo prodotto se a Netflix, oppure potrebbe venderla anche a Sky visto che ha parlato anche con loro. Per ora non posso dirvi di più»
Da queste dichiarazioni traspare un progetto interessante in collaborazione con i due sceneggiatori del film “Lo chiamavano Jeeg Robot“, prodotto rivelazione del 2015. Purtroppo non possiamo ancora sapere quando questo progetto vedrà la luce né su quale piattaforma, quel che è certo è la memorabilità della notizia.
Finalmente vedremo uno dei simboli più amati della nostra bandiera in una serie tv. Dopo averci emozionato con tante storie diverse, come potrebbe non essere lo stesso per la sua personale storia?