Fin dal 1998, quando si è messo per la prima volta dietro la cinepresa, Christopher Nolan ha regalato al pubblico alcuni dei più bei film della storia del cinema.
Memento, Interstellar e Dunkirk sono solo alcune delle grandi pellicole che il cineasta ha brillantemente diretto. Nelle sue opere Christopher Nolan ha indagato temi metafisici e complessi, servendosi spesso di trame poco lineari: per questo motivo i suoi film spesso vengono bollati come “troppo complessi”. Rotten Tomatoes ha stilato una classifica di tutti i migliori film del regista. L’anno scorso è arrivato nei cinema Oppenheimer, l’opera nella quale il regista ha raccontato la storia di Robert Oppenheimer, che è considerato il padre della bomba atomica e del progetto Manhattan. Il film ha fatto impazzire la critica e il pubblico e ha sbancato agli Oscar ricevendo ben 7 statuette.
Ma da spettatore che cosa guarda Christopher Nolan? Ora lo sappiamo dal momento che ha eletto il suo film preferito del 2024.
Christopher Nolan, che ha la fama di regista più “complesso” del mondo del cinema, da spettatore ha gusti meno cervellotici. Infatti nel corso di un’intervista rilasciata a Variety ha eletto il suo film preferito del 2024, finendo per spiazzare tutti. La sua scelta è ricaduta su Il Gladiatore II, l’ambizioso sequel diretto da Ridley Scott. Secondo Christopher Nolan, il suo collega ha fatto un ottimo lavoro con il film ed è riuscito ad espandere magistralmente la storia del primo film. Il cineasta non ha storto il naso neanche davanti a qualche inesattezza storica, che emerge qua e là. Il compito di Ridley Scott, infatti, è quello di intrattenere e non di fare una lezione di storia. Ha detto a proposito de Il Gladiatore II:
“Come i migliori sequel attesi da tempo, Il Gladiatore II doveva essere un remake e un sequel in uno. È una testimonianza della genialità di [Ridley] Scott il fatto che riesca a bilanciare il pathos individuale dell’originale con le esigenze espansionistiche del tema centrale del sequel, portando un’esperienza di una vita nel controllo del tono. Scott sa che non siamo lì per approfondimenti sulla cultura romana; siamo lì per vedere i nostri desideri oscuri a una comoda distanza. […] Perché ci sono ad esempio gli squali nel Colosseo? Perché li pretendiamo e Scott ce li dà magistralmente.”
Ha continuato poi dicendo: “Nonostante tutto il suo successo, il contributo di Scott all’evoluzione della narrazione cinematografica non è mai stato adeguatamente riconosciuto. Non è mai stato così chiaro come nella magistrale inquadratura iniziale di Gladiator II, dove la mano di Paul Mescal culla delicatamente il chicco raccolto dal grano ondeggiante del film originale“.
Non è la prima volta che Christopher Nolan esprime il suo parere positivo sul lavoro di un collega. All’inizio di quest’anno ha detto di essere ossessionato dalla nuova serie di Paramount+.