Dahmer è la miniserie Netflix ormai sulla cresta dell’onda. Come forse avrete già avuto modo di vedere leggendo la nostra recensione, è chiaro che l’obiettivo del regista, Ryan Murphy, è quello di documentare un fatto di cronaca particolarmente cruento, una cosa del tutto diversa, dunque, dall’entrare in empatia con il protagonista, interpretato nella serie tv da Evan Peters. Tuttavia ultimamente sembra che il pubblico si stia orientando in una direzione del tutto opposta, che suona anche piuttosto preoccupante. Non è un caso che, non molti giorni fa, su Twitter abbia cominciato a dilagare l’appello per il quale sarebbe meglio non vestirsi come il cannibale di Milwaukee per Halloween. Contemporaneamente anche ciò che sta succedendo, nell’ultimo periodo, su un’altra piattaforma social, non fa che aumentare la preoccupazione verso il diverso tipo di approccio che il pubblico ha per un fatto di cronaca di questo calibro. Ricordiamo infatti che la serie tv si basa, per l’appunto, su eventi realmente accaduti, ovvero sul caso di Jeffrey Dahmer, serial killer statunitense che tra il 1978 e il 1991 compì ben 17 omicidi in modi particolarmente cruenti, andando dal cannibalismo alla necrofilia.
Ora ad aggravare la situazione ci pensa una challenge che è partita su Tik Tok, e che vede come protagonista qualcosa che è stato narrato all’interno della serie tv Netflix Dahmer.
Cerchiamo d fare brevemente il punto della situazione. Come detto, Dahmer è una serie tv ormai sulla cresta dell’onda, che in pochissimo tempo ha superato qualsiasi record di visualizzazioni sulla piattaforma, arrivando, ad oggi, ad essere visto per ben 496,1 milioni di ore, un record che, ad oggi, potrebbe essere ulteriormente battuto, visto che la miniserie è arrivata sulla nota piattaforma streaming non più di due settimane fa. Nonostante però ill fenomeno mediatico abbia portato alla luce un fatto di cronaca realmente accaduto e forse sconosciuto alle nuove generazioni, è altrettanto vero che ci si è trovati di fronte anche all’altra faccia della medaglia. Sui social infatti si cominciano a trovare sempre più spesso video di persone che in qualche modo giustificano i comportamenti di Jeffrey Dahmer, considerando che in fondo fosse solo alla ricerca di qualcuno che lo amava.
Proprio in quest’ultimo periodo è arrivata quindi, sull’argomento, una nuova challenge, che è andata a coinvolgere la serie tv e il mondo di Tik Tok. La prima testata a dare notizia di quanto sta accadendo è stato il New York Post, che avrebbe fatto un’indagine partendo da una normale ricerca sulla piattaforma social. A quanto pare, se si digitano sulla barra di ricerca le parole “Jeffrey Dahmer vittime polaroid” si apre tutta una serie di video in cui le persone filmano le loro reazioni vedendo le polaroid, quelle vere, scattate dal serial killer. Chi ha visto la serie tv Netflix saprà che, come viene mostrato, Jeffrey Dahmer era solito scattare delle foto delle sue vittime e poi conservarle nei cassetti di casa.
Si tratta chiaramente di una pratica macabra e spaventosa, che moltissime testate e blog hanno aspramente condannato. C’è anche da dire che, nel tentativo di mettere un freno alla challenge che gira su Tik Tok, moltissime foto sono state censurate, perciò possiamo solo augurarci che la parte di emulazione non prenda drasticamente il sopravvento.