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Dark 3 ha concluso la serie creata da Baran bo Odar e Jantje Friese e i due creatori hanno parlato con The Hollywood Reporter della stagione finale.
Attenzione: seguono spoiler!
Dark: una serie pensata per avere tre stagioni
Dopo avercelo menzionato sul finale della seconda stagione, Dark 3 ci ha mostrato il mondo di Eva, un mondo collegato a quello conosciuto nelle prime due, ovvero il mondo di Adam. Sul finale scopriamo che, in realtà, i mondi sono tre, poiché c’è anche un mondo di origine. L’idea di questi mondi paralleli è sempre stata presente; Friese dice:
“Volevamo introdurre il mondo parallelo nella seconda stagione. Era il piano iniziale. Ma poi abbiamo cambiato idea. Abbiamo pensato che fosse meglio spostare i pezzi del puzzle.
C’erano molte direzioni che sapevamo di voler seguire, ma non sapevamo necessariamente in quali punti della narrazione le avremmo menzionate. Come sai, con Dark non c’è una narrazione semplice in cui puoi passare da una cosa all’altra. Andiamo avanti e indietro. Quello era il problema più grande: quando riveliamo cosa?

La terza stagione ha concluso la serie, così come i creatori avevano definito.
“[Tre stagioni] È la perfetta quantità. Qualsiasi altra stagione avrebbe dato la sensazione di allungare la storia in modo non necessario, rendendola più complessa sul piano narrativo.
Amiamo il simbolismo e crediamo che sia necessario essere fedeli ai simboli che mostri. La triquetra e le cose che si succedono in tre è uno di questi.
[Fare più stagioni] Ci avrebbe fatto sentire come se avessimo venduto le nostre anime, invece di fare quel che volevamo.“

Dark 3: secondo i creatori il finale è un lieto fine
Nel finale Jonas (Louis Hofmann) e Martha (Lisa Vicari) sacrificano loro stessi e i loro mondi per fermare il loop. Odar e Friese lo considerano un “happy ending”. Odar dice:
“Lo vedo decisamente come un lieto fine, anche se lo puoi interpretare come una missione suicida.
Mi è sempre piaciuta l’idea che ci siano questi due elementi che si oppongono, si combattono, e alla fine capiscono che non sono importanti. Devono capire che, sì, soffriamo e abbiamo dolori e desideri, ma noi due non siamo così importanti da dover esistere per forza, impedendo a qualcun altro di essere felice.
Secondo me è un lieto fine, capire che non è tutto focalizzato su di te. Puoi fare qualcosa di buono, così qualcun altro può essere fortunato e felice.”

Uno dei misteri di Dark: l’occhio di Wöller
Nell’intervista i due creatori parlano anche della scena finale, in cui vediamo alcuni dei personaggi – tra cui Hannah (Maja Schöne) e Regina (Deborah Kaufmann) – in una normale cena tra amici. Durante la cena stiamo per scoprire uno dei misteri che ci ha accompagnato sin dalla prima stagione: cosa è successo all’occhio di Torben Wöller (Leopold Hornung).
Odar dice:
“La questione relativa all’occhio di Wöller richiama la questione: c’è un dio o no? Per noi è una metafora. Non potrai mai dare una risposta soddisfacente. Non saprai mai la risposta.
Sappiamo che le persone impazziranno per questo, ma abbiamo sempre saputo che questa era la nostra risposta: non c’è una risposta, perché non sappiamo se c’è un dio o no.”
Friese aggiunge:
“C’era una scena nella seconda stagione che abbiamo tagliato. Ci sono storie che continuano a esistere con domande aperte. Per questo abbiamo deciso di non mostrarlo.”
L’intervista si conclude con una riflessione di Friese, che afferma che c’è ancora molto da dire sull’universo di Dark; tuttavia non vuole riempire questi ‘buchi’ ma apprezza molto le fan fiction realizzate dai fan.