Dark come Chernobyl, anzi meglio: se consideriamo gli otto episodi della seconda stagione di Dark e i cinque auto conclusivi della miniserie HBO, il rating complessivo della serie tedesca straccia tutto e tutti. Cifre da capogiro, quelle espresse in voti dagli utenti della piattaforma di rating televisivo e cinematografico. Il giusto premio per una seconda stagione che, a soli tre giorni dall’uscita, sta polverizzando tutti i record di gradimento.
Dark è uscita il 21 giugno 2019: data fortemente simbolica per la serie, in quanto è esattamente il giorno della morte di Michael, padre di Jonas. Il suicidio del padre sarà la miccia che innescherà la serie di eventi catastrofici a cui assistiamo nella prima stagione. L’aprirsi di una serie di loop temporali in cui i protagonisti sprofondano.
E la seconda stagione non è da meno. Senza fare spoiler (per le recensioni della seconda stagione cliccate qui), possiamo dirvi che Dark si merita il punteggio da record che ha ottenuto. La seconda stagione, pur essendo come promesso più luminosa, affonda le sue radici nella disperazione, nell’angoscia e nell’ansia del dover cambiare il futuro che, come avevamo intuito dal finale della prima, non è affatto felice.
Jonas riuscirà a impedire la misteriosa apocalisse che intravediamo nel finale della prima puntata? Scopriremo di più su Noah, misterioso prete rapitore e assassino di bambini? Mikkel riuscirà a tornare nel suo tempo? E quali sarebbero le conseguenze se ciò accadesse? Che cosa vuole veramente Claudia?
Queste, e molte altre domande, troveranno risposta nella seconda stagione di Dark. Non vi resta che prendere coraggio e cominciarla, non prima di aver fatto un rewatch attento della prima. E non scordate il blocchetto degli appunti. Tra nomi tedeschi, parentele assurde dovute ai paradossi temporali e personaggi che vediamo in tre linee temporali diverse, c’è da perdersi.