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David Harbour, conosciuto ultimamente per la sua interpretazione dello sceriffo Hopper in Stranger Things, in onda sulla piattaforma Netflix, è tornato a rivelare scottanti verità. Per chi non lo sapesse, l’attore di origine americana ha iniziato la sua carriera a teatro, dove si è formato nel metodo di recitazione classico americano. Da lì, è passato al lungometraggio come attore caratterista, recitando in Brokeback Mountain e Revolutionary Road in ruoli secondari. Harbour ha interpretato il ruolo del protagonista Cambion in Hellboy del 2019, che è stato un fallimento critico e finanziario. L’attore si è presto ripreso unendosi al Marvel Cinematic Universe nei panni del super-soldato russo Alexei Shostakov/Red Guardian in Black Widow del 2021.
Negli ultimi giorni l’attore ha fatto parlare di sé non solo per la sua interpretazione e l’improvvisazione avvenuta nella quarta stagione della serie televisiva Stranger Things, ma anche per aver confermato il periodo dell’inizio delle riprese per la stagione finale (che, ricordiamo, non arriverà prima del 2024). Inoltre, l’attore ha parlato di un metodo di recitazione che lui trova – in questi tempi moderni – sciocco e pericoloso.
David Harbour contro il metodo di recitazione
Durante una recente intervista con GQ, Harbour ha condiviso i suoi pensieri su un argomento sempre più controverso: il metodo di recitazione. Sebbene sia stato addestrato alla recitazione metodica, l’attore non crede più nel processo o ne usa le tecniche poiché non pensa che “produca un buon lavoro”. Arriva a definire il metodo “pericoloso” e “sciocco”. Quando l’intervistatore ha citato Daniel Day-Lewis come “l’esempio preminente e rispettabile” di recitazione metodica, la star di Stranger Things ha risposto definendo il processo del tre volte premio Oscar “una sciocchezza”:
“Quando ero più giovane – è così imbarazzante – ma ricordo di aver interpretato il famoso re scozzese. E mi dicevo, “Ucciderò un gatto” o qualcosa del genere: “Vado a uccidere qualcosa per sapere come ci si sente a commettere un omicidio.” In realtà non l’ho fatto, ovviamente. Non solo quella roba [recitazione con il metodo] è sciocca, è pericolosa e in realtà non produce un buon lavoro. [Daniel Day-Lewis] è un attore straordinario, io ne sono affascinato ma quando spiega il suo processo mi sembra una sciocchezza.”
La star si unisce a un elenco crescente di attori che si sono espressi contro la recitazione metodica, tra cui Jon Bernthal, Mads Mikkelsen e Samuel L. Jackson. Mentre questa troupe di attori condivideva tutte opinioni forti contro la recitazione metodica, i commenti di Harbour potrebbero essere i più audaci del gruppo considerando che chiama apertamente Day-Lewis. L’attore inglese in pensione è uno dei più illustri della sua generazione e forse il più celebrato interprete a praticare questo metodo.
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