Vai al contenuto
Home » News

David Tennant fingeva di essere la sua assistente per non partecipare a eventi a cui non voleva andare

David Tennant
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

David Tennant è uno degli attori più amati, soprattutto dagli appassionati di Doctor Who, che lo hanno amato nelle vesti del Decimo Dottore e lo vedranno ora nel ruolo del Quattordicesimo Dottore in alcuni episodi speciali realizzati per festeggiare i 60 anni della serie BBC.

Nella sua carriera, comunque, l’attore scozzese ha interpretato molti ruoli, diversi tra loro, in progetti televisivi e cinematografici, inclusi la saga di Harry Potter, Broadchurch, Marvel’s Jessica Jones, Good Omens e recentemente Ahsoka, serie tv inserita nell’universo di Star Wars.

Oltre a queste 10 curiosità su di lui, in questo articolo ve ne raccontiamo un’altra: quando ha iniziato a farsi un nome come attore, David Tennant ha finto di essere la sua assistente personale per non dover partecipare ad eventi a cui non voleva andare.

David Tennant fingeva di essere la sua assistente personale Melissa von Stressel

David Tennant ha raccontato di aver creato e interpretato un’assistente personale fittizia, dal nome Melissa von Stressel, quando ha iniziato a diventare sempre più celebre nel settore, per aiutarlo a far fronte allo stress e per aiutarlo a rifiutare progetti e impegni a cui non voleva partecipare.

Durante un’intervista con James Corden al The Late Late Show with James Corden, Tennant ha parlato di questo aneddoto:

“È stato quando le persone hanno iniziato a interessarsi al fatto che fossi nel settore. E in quel caso le persone iniziano a chiamarti e chiederti cose come: ‘Apriresti questa fiera estiva?’, ‘Vieni a fare questo discorso motivazionale?’ – No, non vengo. Sono pagato per dire le parole scritte da altre persone perché le mie non sono motivazionali. Quindi, insomma, tutte queste cose che ti senti in dovere di dover fare. E siccome il mio motore è il senso di colpa, per me è difficile dire no. Quindi ho pensato a come fare per non deludere queste persone e allo stesso tempo salvarmi da questi discorsi motivazionali che non ho mai fatto e mai farò. Quindi ho creato un’assistente personale e le ho dato l’assurdo nome di Melissa von Stressel”.

Continua dicendo che questa assistente era semplicemente un indirizzo email che dava ad alcune persone che volevano chiedergli la sua partecipazione a determinati eventi come gli eventi di beneficienza. Aggiunge:

“E Melissa a quel punto rispondeva, in modo molto gentile ma anche molto deciso, che avevo già troppi impegni in programma e che, nonostante avessi voluto, non potevo. È stato uno strumento molto utile, devo dire. Tranne quando le persone rispondevano e cercavano di avere un dialogo con Melissa, e io ero lì che scrivevo risposte sempre più improbabili… o quando non accettavano un ‘no’ come risposta, allora lì mi sentivo colpevole. Entravo in paranoia, temevo mi scoprissero. Anche perché non ero molto bravo a interpretare Melissa”.

E se le persone continuavano a insistere per avere Tennant al loro evento, Melissa “diventava sempre più stringente e più severa e alla fine, se non si arrendevano, mi presentavo all’evento.”