La Disney cambia linea per affrontare le difficoltà degli ultimi tempi? A quanto pare, sì.
Almeno, sembra evidente alla luce delle ultime dichiarazioni del CEO della Disney, Bob Iger, insoddisfatto per i risultati ottenuti ultimamente dall’azienda. Con due imperativi, su tutti: il politically correct continuerà ad andare bene solo finché porterà con sé dei numeri solidi, e lo stesso varrà per la valorizzazione dei vari franchise attraverso sequel e prodotti derivati di vario tipo.
“Per quanto riguarda i nostri contenuti, e in particolare la presenza dei cosiddetti personaggi ‘woke’, posso solo dire che la nostra priorità debba sempre essere quella di intrattenere: creare prodotti in grado di intrattenere e divertire il pubblico”. Parole chiare quelle di Bob Iger, intervenuto nel corso del DealBook Summit del New York Times “.
E non è tutto. Continua il CEO della Disney: “Credo che quanto accaduto con il passare degli anni, e soprattutto nel periodo in cui ho temporaneamente abbandonato la posizione di CEO è che i nostri creatori abbiano perso di vista l’obiettivo. In passato abbiamo sempre intrattenuto il pubblico diffondendo messaggi positivi – e Black Panther e Coco sono ottimi esempi – perché amiamo farlo, ma quello non deve essere l’obiettivo. Intrattenere deve essere la priorità, non mandare messaggi. Se poi si riesce anche a infondere un messaggio positivo, ancora meglio”.
Insomma, fin troppo chiaro. E lo è anche a proposito dei vari sequel proposti dalla Disney negli ultimi anni, troppi secondo alcuni.
“Non è che voglia scusarmi per aver fatto dei sequel, alcuni di loro sono andati molto bene e sono anche degli ottimi film. Ma penso ci debba essere una ragione per farli. Li fai se hai una buona storia. Spesso la storia non è forte come l’originale, e questo può essere un problema. Ciò non significa che non continueremo a farli, a dire il vero ne stiamo producendo alcuni proprio ora. Ma daremo il via ai sequel solo se riterremo che possa davvero valerne la pena”.
Dopo gli annunci degli ultimi giorni (e pure quelli delle scorse settimane), ormai è chiaro: sta per iniziare una nuova era per la Disney.