All’inizio del mese di gennaio all’interno del palinsesto Rai è tornato Doc – Nelle tue mani (disponibili anche sul sito RaiPlay), il medical drama italiano capitanato dall’attore Luca Argentero. Prima dell’inizio di questa seconda stagione si è parlato molto del tema che avrebbe incentrato in nuovi episodi e del ruolo interpretato dai nuovi membri del cast, come per esempio quello di Giusy Buscemi (potete leggere qui l’articolo).
Per chi non sapesse la storia dietro a Doc – Nelle tue mani, lo show è ispirata alla storia vera di un medico che perse la memoria per ben 12 lunghi anni; il padre di un suo paziente che, sfortunatamente perse la vita, decise di sparargli un colpo di pistola alla testa. Il medico si ritrova quindi nei panni di un paziente e l’ospedale diventa il luogo dove si sente più al sicuro, mentre cerca di riadattarsi a una vita di cui non ricorda quasi più nulla. La storia però, come abbiamo anticipato precedentemente, è tratta dal libro intitolato Meno dodici, in cui Pierdante Piccioni ha raccontato la sua incredibile storia.
In Spagna il debutto della seconda stagione di Doc – Nelle tue mani
Ma malgrado la serie sia un medical drama, secondo uno degli attori protagonisti, Doc – Nelle tue mani non potrà mai essere paragonata alla celebre Grey’s Anatomy. A parlarne è stato Pierpaolo Spollon, in visita a Madrid per la promozione della seconda stagione che debutterà prossimamente sull’emittente spagnolo AXN. L’attore, che interpreta Riccardo Bonvenga, un personaggio che utilizza l’ironia e il sarcasmo per sopravvivere e affrontare la realtà ospedaliera e le numerose difficoltà che s’imbattono nei corridoi, alimentate dall’emergenza pandemica di COVID-19. Un tratto umano che, secondo l’attore, è la carta vincente della fiction. Per Spollon i personaggi del medical drama italiano sono molto più umani e le loro storie più verosimili a quelle dei telespettatori e aiutano anche a vedere i medici protagonisti sotto una luce diversa. Qui sotto la dichiarazione dell’attore:
“Se mi fosse stata proposta una normale serie sui medici, come Grey’s Anatomy, avrei sicuramente cercato qualcos’altro. La storia potente di Pierre può essere uno stimolo per molte persone. È così forte che doveva essere raccontata. La cosa buona della serie è che non si parla solo di medici, ma di persone, abbiamo aiutato a capire cosa provano i medici, cosa succede loro e aiutiamo a umanizzare la loro figura. Ci sono volte in cui dimentichiamo che sono persone che soffrono proprio come noi.“
Per quanto riguarda la trama che riguarderà il personaggio di Spollon, Bonvenga dovrà affrontare una serie di situazioni molto difficili dal punto di vista della sfera privata, che ostacoleranno anche la sua salute mentale, un altro tema tabù che verrà dunque affrontato in questa seconda stagione.
Doc – Nelle tue mani vi aspetta tutti i giovedì con due episodi su Rai1.