The Pandorica Opens, in italiano La Pandorica si apre, è l’indimenticabile e travolgente season finale della quinta stagione di Doctor Who, in cui abbiamo imparato a conoscere l’undicesimo Dottore interpretato da Matt Smith. I fan della serie, dopo aver salutato David Tennant, che fino alla quarta stagione aveva prestato il volto al decimo Dottore, sono stati catapultati in un’atmosfera totalmente diversa assistendo a una trama decisamente più complessa. La linea narrativa di cui l’undicesimo è protagonista sfrutta decisamente di più le particolarità e le curiosità sui viaggi nel tempo, coinvolgendo in molti paradossi temporali tutti i protagonisti. Si tratta di scelte narrative che dovrebbero essere sfruttate spesso e che sono state infatti inserite nelle 5 regole d’oro che la serie deve assolutamente rispettare per tornare quella di una volta
In Doctor Who 5 Amy Pond, Rory Williams e River Song sono i personaggi che abbiamo amato e che mai dimenticheremo.
Loro rappresentano la famiglia del Dottore nello stesso modo in cui Rose ha rappresentato l’amore, Martha e Donna l’amicizia e la complicità e Clara la salvezza.
Nel season finale di Doctor Who, la scena decisiva che ha strappato qualche lacrima e suscitato molta ansia riguarda proprio il momento in cui il Dottore, per salvare la Terra e i suoi amici, decide si sacrificarsi. La sequenza è drammatica ma l’atteggiamento del protagonista sembra sempre stemperare un po’ la tragicità dell’evento, sebbene le espressioni di Amy e River, che credono di star dicendo addio al Mad man with a blue box, fanno pensare a un finale totalmente diverso. Con questa consapevolezza non sorprende il fatto che sia stata proprio questa la scena che l’artista Kurolek ha deciso di animare per il Fandom Multi-Animator Project.
Lo stile di disegno di Kurolek ricorda il tratto adoperato tipicamente negli anime giapponesi, tuttavia è particolare, fresco e riesce a cogliere l’espressività dei personaggi valorizzando i più piccoli dettagli. I colori predominanti sono il viola e il fucsia che nella loro sfumatura più accesa abbracciano l’ambiente e gli oggetti, riuscendo comunque ad esaltare per contrasto il dettaglio degli occhi e dei capelli dei personaggi perfettamente riconoscibili. L’animazione non è del tutto fluida ma questa scelta non costituisce un difetto poiché sembra volontaria e dunque diventa quasi un tratto distintivo.
Purtroppo il video dura solo 15 secondi e proprio per questo motivo potremmo quasi considerarlo una parte della sigla iniziale della serie, se fosse stata concepita come un anime.