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Flavio Insinna sul suo ritorno a Don Matteo 13: «È stato emozionante»

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Don Matteo da due settimane è tornato su Rai 1: ogni giovedì sera in prima serata stanno andando in onda infatti i nuovi episodi. La tredicesima stagione di Don Matteo regalerà al pubblico tante sorprese ed emozioni. La novità più grande sarà ovviamente l’arrivo di Raoul Bova che prenderà il posto di Terence Hill nelle prossime puntate. Il famoso attore ha deciso di dedicare più tempo alla sua famiglia e per questo è stato costretto a rinunciare a questa fiction. Ma la nuova stagione di Don Matteo ha visto anche il ritorno del capitano Anceschi interpretato da Flavio Insinna. Nella prima puntata il personaggio è tornato per la festa organizzata per festeggiare i 40 anni del sacerdozio di Don Matteo. In questa occasione il capitano però non è stato accompagnato dall’amata moglie, Laura Respighi. Milena Miconi, che non è stata contattata perché tornasse a vestire i panni della sindaca, si è detta molto infuriata per il trattamento riservato al suo personaggio.

Flavio Insinna in una lunga intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni ha raccontato la forte emozione che ha provato nel tornare sul set.

L’attore ha prima di tutto ricordato i retroscena che si nascondono dietro l’atteso ritorno del capitano Anceschi. Ha rivelato, infatti, che da parecchi anni produttori e sceneggiatori avrebbero voluto coinvolgere Insinna in una nuova stagione di Don Matteo, ma non riuscivano mai a trovare il modo giusto. Questa volta sono stati capaci di trovare l’espediente giusto per permettere all’attore di tornare a indossare la divisa. Flavio Insinna ha raccontato di essersi molto emozionato, quando si è ritrovato a girare insieme a Nino Frassica dopo tanti anni. Ecco cosa ha detto:

Quando al primo ciak Nino Frassica e io ci siamo trovati nuovamente di fronte in divisa ci siamo guardati non senza un pizzico di imbarazzo. In quei momenti vedi la vita, gli anni passati, le cose fatte insieme, anche se in realtà noi siamo amici e non ci siamo mai persi di vista. Il tempo, però, passa. […] A un certo punto, però, ho guardato Nino e gli ho detto: ‘Daje, Ni’. Lui ha arricciato il baffo come fa quando sorride e, allora, ho capito che sarebbe andata bene”

Ma l’attore ha ammesso di aver provato la medesima emozione mista a imbarazzo, quando ha rincontrato molti suoi amici con cui aveva lavorato in passato come Francesco Scali e Pietro Pulcini, Maurizio Lastrico e Maria Chiara Giannetta. Ovviamente l’emozione più forte l’ha vissuta, quando si è ritrovato davanti Terence Hill, con cui non condivideva il set da svariati anni. Flavio Insinna ha anche raccontato nel corso dell’intervista di aver parlato con l’attore della sua scelta di voler lasciare Don Matteo. Terence Hill, come ha detto Insinna, gli ha raccontato le motivazioni che lo hanno spinto a prendere questa decisione:

Ho capito che aveva ragione quando, con la sua grande sensibilità, mi ha detto: ‘Flavio, c’è un tempo per tutto’. Quando parla dei suoi film western, Terence dice sempre che il cowboy è quello che arriva, risolve e poi riparte perché il suo tempo là è finito. Da spettatore è ovvio che spero che un giorno possa tornare, ma devo dire che mi piace chi non rimane aggrappato alla poltrona. Gli ho chiesto: ‘Terence, e adesso cosa farai?’ e lui mi ha risposto: ‘Niente. Il mare, la famiglia’. La vita, insomma.”

Flavio Insinna ha detto anche la sua sull’arrivo di Raoul Bova, che avrà l’arduo compito di colmare l’enorme vuoto che sarà lasciato da Terence Hill. L’attore ha detto di aver incrociato Bova sul set e di aver notato che è riuscito presto a integrarsi nella grande famiglia della serie. Anche lui ci ha tenuto a chiarire che Raoul Bova non proverà a sostituire Terence Hill, ma che vestirà i panni di un personaggio totalmente nuovo. Ecco cosa ha detto Flavio Insinna:

È come dire a un calciatore di prendere la maglietta di Totti! Purtroppo le sceneggiature non prevedono interazioni tra noi e dunque non abbiamo girato insieme. Però ho incontrato Raoul sul set e al trucco e mi è sembrato bello dentro e fuori, e già entrato nell’armonia della famiglia di Don Matteo. Che poi, dobbiamo dirlo: la sua non è una sostituzione, lo spirito di Terence è sempre là. Pensiamo, piuttosto, a una sorta di ‘Aggiungi un posto a tavola’ in cui lui porta il suo essere Raoul Bova e lo mette al servizio della serie.”

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