Dr. House – Medical Division è sicuramente una fonte di conoscenza, oltre che di intrattenimento, per tutti gli appassionati di medicina e gli ipocondriaci. Abbiamo scoperto un sacco di malattie per le quali provare ansia, grazie al dottore claudicante e ai suoi collaboratori (qui abbiamo raccolto le più strane che abbiamo conosciuto grazie alla serie), e abbiamo riscontrato buffe analogie tra il medical drama più famoso della tv e i goffi esperimento nostrani (vi ricordate la Dottoressa Giò?). Il medico che risponde al nome di Gregory House è sempre in bilico tra genio e follia: ciò ci ha fatto pensare addirittura al mitico detective di Baker Street (qui potete leggere un articolo in cui vi spieghiamo le analogie tra Dr. House e Sherlock).
I metodi di indagine diagnostica decisamente poco convenzionali e il disinteresse del protagonista Gregory House per le buone maniere, anche nei confronti dei pazienti, ci hanno fatto paradossalmente amare di più la serie. Eppure, forse non lo sapevate ma Dr. House negli anni ha avuto ben due denunce proprio a causa della natura spregiudicata ed esplicita della serie: una di queste veniva proprio dal nostro paese. Dopotutto, quando vai in onda per ben otto stagioni, dal 2004 al 2012, non puoi vincere solo premi e accumulare riconoscimenti della critica e del pubblico.
La prima denuncia a Dr. House è arrivata da un’associazione di medici del Nebraska: l’accusa era un’eccessiva semplificazione nella rappresentazione delle malattie e di alcuni trattamenti sanitari che, a loro dire, avrebbe trasmesso messaggi sbagliati alla popolazione. La seconda arriva dall’Italia, più precisamente dal Moige, Movimenti italiano genitori. Secondo l’associazione, l’espediente narrativo adottato dalla serie per spiegare le malattie, ovvero mostrare immagini molto realistiche dall’interno del corpo del paziente, sarebbero troppo esplicite e avrebbero addirittura causato un rifiuto delle cure da parte di spettatori decisamente troppo sensibili e impressionabili.
La serie sul momento non subì alcuna conseguenza da queste denunce: ma col tempo, anche a causa della scelta di alcune emittenti di riprogrammare la serie in fasce d’orario meno frequentate, Dr. House dovette adeguarsi. Le scene più cruente ed esplicite diminuirono, ma la serie non perse mai la sua vena dissacrante e ironica, vero baluardo del protagonista.
Non sarebbero quindi i problemi legati a queste denunce, quindi, ad aver portato alla conclusione di Dr. House dopo ben otto stagioni. La ragione dietro la cancellazione della serie, come spesso accade, è di natura economica. Nonostante Hugh Laurie, protagonista di Dr. House, fosse disposto a ridursi lo stipendio pur di proseguire (all’epoca l’attore era una delle star più pagate delle serie tv, con 700.000 dollari a episodio), tra Universal e Fox era in atto un diverbio su quanto dovesse proseguire la serie.
Universal aveva in programma di produrre una stagione conclusiva di 22 episodi, mentre Fox solo di 13: i tagli necessari al budget hanno portato a far scomparire alcuni personaggi (la Cuddy di Lisa Edelstein, ad esempio). La mancanza di comunicazione e di negoziazione tra Universal e Fox ha portato, in conclusione, a cancellare definitivamente la serie, una volta realizzato che erano maggiori gli aspetti negativi rispetto a quelli positivi. Al momento Universal è ancora detentrice dei diritti di Dr. House, il che significa che potrebbe venderla altrove: ma secondo il presidente della rete, Bob Greenblatt, l’intenzione è quella di non farlo, al momento.
Si tratta di una scelta che, in caso positivo, potrebbe aprire lo spiraglio per un revival di Dr. House: non sarebbe certo una novità , dopo la reunion di Friends, i podcast su The O.C. e molti altri ritorni dal passato delle serie ormai diventate “vintage”. Molto probabilmente, vista la sensibilità attuale e la situazione pandemica, Dr. House sarebbe costretta ad ammorbidire i toni: anche, naturalmente, per scongiurare una terza denuncia. Conoscevate questo retroscena dietro Dr. House?