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Ecco svelato perché la proposta di George Clooney, Ben Affleck e altri per porre fine allo sciopero è fallita

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Attori di alto profilo e non si sono uniti allo sciopero della Writers Guild America iniziato il 14 luglio, ma da allora gli sceneggiatori hanno raggiunto un accordo con l’AMPTP, mentre la SAG-AFTRA continua la sua lotta per una retribuzione equa. L’ultimo aggiornamento ha rivelato che le trattative sono crollate, con le due parti che sembrano non essere più vicine a un accordo rispetto all’inizio. In risposta, George Clooney, Ben Affleck e altre star avevano avanzato una proposta per porre fine allo sciopero, che però è stata respinta.

Un nuovo report ha spiegato perché la proposta degli attori di Hollywood, che includeva anche una grossa somma di denaro, è stata respinta

Nella sua ultima newsletter l’esperto del settore, Matthew Belloni, ha spiegato perché la proposta di Clooney e compagnia di porre fine allo sciopero SAG-AFTRA non ha funzionato. A suo avviso, il loro piano “non ha nemmeno senso” e, inoltre, la proposta di 150 milioni di dollari era “un gesto simbolico, un osso molto costoso da lanciare al proletariato e del tutto irrilevante per le questioni di questa trattativa“. Belloni ha concluso la sua analisi ribadendo: “Questo è il problema della proposta di George Clooney: Non affronta le questioni reali, che comprendono “la trasparenza, l’allineamento degli incentivi finanziari e le protezioni dell’intelligenza artificiale“.

Dopo il fallimento delle trattative tra la SAG-AFTRA e l’AMPTP, Clooney e altri attori di primo piano hanno avanzato una proposta per porre fine allo sciopero. Durante un incontro con il presidente della SAG-AFTRA Fran Drescher e il negoziatore principale Duncan Crabtree-Ireland, la star di Hollywood e colleghi hanno proposto di eliminare l’attuale tetto massimo delle quote sindacali, fissato a 1 milione di dollari di guadagno. Il cambiamento genererebbe 50 milioni di dollari in più all’anno per il sindacato degli attori, provenienti principalmente dai membri che guadagnano di più. In questo modo si ristrutturerebbe la gerarchia in modo che gli attori meno pagati ricevano per primi le quote residue e si contribuirebbe a compensare ciò che la SAG-AFTRA non riesce a ottenere dai negoziati con l’AMPTP.

Belloni spiega che la proposta, che ammonterebbe a 150 milioni di dollari in tre anni, potrebbe portare a benefici migliori nel breve termine, come ad esempio integrazioni sanitarie. Tuttavia, la SAG-AFTRA si è dimostrata scettica nei confronti della proposta, poiché è illegale che i singoli membri finanzino le prestazioni sanitarie, in quanto i piani sono tipicamente finanziati dai datori di lavoro.

Commentando la proposta di Clooney, Crabtree-Ireland ha detto: “È una proposta con ottime intenzioni e apprezziamo le idee di tutti i nostri membri, ma non risolve il problema“. Su Instagram, anche Fran Drescher ha respinto la proposta. Pertanto, la SAG-AFTRA dovrà rivolgersi altrove per trovare soluzioni, mentre continua la sua lotta per una retribuzione equa.

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