Emily in Paris è attualmente la serie tv più vista su Netflix in Italia. Il grande successo che sta ottenendo la terza stagione sta dimostrando quanto il pubblico adori, soprattutto durante le festività natalizie, immergersi in una bella storia d’amore. Ma ad aver conquistato il pubblico probabilmente è anche la protagonista dalla vita incasinata sia nell’ambito lavorativo che sentimentale, nella quale è facile immedesimarsi. E poi l’atmosfera romantica della città di Parigi e gli abiti più particolari sfoggiati da Emily (che tutte vorrebbero comprare) sono la ciliegina sulla torta. Emily in Paris non può essere annoverata tra le migliori serie tv di Netflix, eppure sembra essere uno show leggero a cui gli abbonati non vogliono proprio rinunciare. Anche nella terza stagione uno dei personaggi, che abbiamo trovato più interessanti, è stata l’elegante Sylvie Grateu interpretata da Philippine Leroy-Beaulieu.
Sapete che all’inizio Philippine Leroy-Beaulieu non era stata presa in considerazione per interpretare questo personaggio in Emily in Paris?
Oggi sarebbe difficile immaginare un’altra attrice a vestire i panni della prepotente dirigente di Savoir, eppure all’inizio Philippine Leroy-Beaulieu era stata ritenuta adatta. Un direttore del casting le aveva detto chiaro e tondo che lei era “troppo vecchia” per il ruolo di Sylvie e che stavano cercando attrici più giovani per quel personaggio. Lo ha raccontato proprio Philippine Leroy-Beaulieu nel corso di un’intervista rilasciata a 92NY:
“L’audizione è stata molto semplice. Il direttore del casting mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Ho una parte da assegnare, ma tu non sei… Sei troppo vecchia per il ruolo. Ma dovresti leggere i copioni, perché puoi leggere per questo. Non so se lo capirai, ma ovviamente stanno cercando donne di 35-40 anni.’ Ho preso i copioni e ho iniziato a leggerli, e ho pensato: ‘Conosco questa donna così bene.’ La conosco perché mia madre lavorava nella moda. Da adolescente ho conosciuto tante Sylvie. E anche mia madre era un po’ una Sylvie. L’ho letto e poi, per un mese e mezzo, ho non ho ricevuto nessuna risposta da nessuno. Pensavo che avessero scelto un’attrice più giovane.”
L’attrice ha messo tutta se stessa nell’audizione perché sentiva un forte legame con il personaggio di Sylvie, che le ricordava sua madre. Quando non ha ricevuto alcuna telefonata, si è rassegnata al fatto che il ruolo fosse andato a un’attrice più giovane di lei. Un giorno però ha avuto una bella sorpresa: il creatore della serie tv Netflix, Darren Star, aveva visto la sua audizione ed era rimasto molto colpito dalla vulnerabilità che aveva dato a quel personaggio. Così l’attrice, come ha spiegato, è entrata nel cast di Emily in Paris: